martedì 20 ottobre 2015

Estratto: 'Oltre noi l'infinito' di Jay Crownover

Ecco a voi un piccolo stralcio tratto da un libro letto di recente. Sto parlando di 'Oltre noi l'infinito' di Jay Crownover. Ho trovato questo libro davvero carino. Una storia romantica che farà sognare molti lettori, ma potrò parlarvi meglio di questo romanzo prossimamente, nel post di recensione ad esso dedicato. Con il post di oggi voglio farvi avvicinare al romanzo invitandovi alla lettura di un breve estratto, tratto tra le prime pagine del libro. Magari piace a chi non ha ancora letto il romanzo e decide così di comprarlo in libreria.

'Annuii distratta e bussai dolcemente alla porta. «Jet?». Non sentii alcuna risposta, ma la maniglia non oppose resistenza, perciò scivolai all’interno e pregai in silenzio che non
stesse facendo qualcosa che avrebbe imbarazzato entrambi. Mi dava le spalle ed era piegato sul lavandino, mentre fissava la sua immagine riflessa nel vetro sudicio. Il suo sguardo saettò verso di me sul vetro sporco e l’ostilità che traspariva dal suo bel viso era chiara come la furia selvaggia nei suoi occhi scuri bordati d’oro fuso. Sembrava essere sul punto di perdere il controllo. I bicipiti si contrassero e irrigidirono come se stesse per staccare il lavandino dalla parete per lanciarlo via.  «Che vuoi, Ayden?». Bella domanda. «Volevo solo sapere che ti prende. È tutta la settimana che ti comporti come se ce l’avessi con me e non capisco perché». Vidi le sue mani irrigidirsi e le dita contrarsi e notai anche che invece del solito smalto nero si era pitturato le unghie dei medi dello stesso rosso sangue del mio vestito. Non era pensato per essere sexy, ma su di lui lo era. «Perché hai portato quel tipo al mio concerto?». All’improvviso il bagno mi sembrò minuscolo e opprimente. Riuscivo a percepire l’intensità di qualsiasi cosa stesse provando attraversarmi la pelle. Non l’avevo mai visto così sconvolto fuori dal palco e non ero sicura di come gestirlo in quello spazio ristretto.
«Non me lo sono portata dietro. Siamo andati a cena e avevo intenzione di farmi lasciare qui davanti, ma si è spaventato vedendo la gente che bazzica qui fuori e ha insistito per accompagnarmi all’interno. E che cosa c’entra con il fatto che ti sei comportato da coglione con me? Non puoi essere incazzato perché vengo qui con un ragazzo che frequento da mesi, quando una delle tipe che ti sbatti se n’è andata con le mutande nella tasca posteriore dei pantaloni meno di una settimana fa». Feci una pausa. «Allora, Jet, qual è il problema?».
Pensavo che mi avrebbe aggredita, che mi avrebbe risposto che non avevo alcun diritto di giudicare, che avrebbe gridato che non potevo permettermi di portare qualcuno che sapevo detestasse proprio quando si stava preparando a suonare per una serata grossa e importante come quella. Quello che non mi aspettavo, invece, era che le sue dita lasciassero la presa mortale sul lavandino e che si dirigesse a passi pesanti verso di me, con gli occhi che lanciavano fiamme e ardevano di qualcosa di indefinito. O che le sue mani piene di anelli mi spingessero bruscamente contro la porta del bagno, per poi risalire fino ai miei capelli. La bocca di Jet si accanì sulla mia con una violenza tale da farmi lacrimare e per un secondo fui così scioccata da non riuscire a fare altro che restare immobile e permettergli di esplorarmi con quelle mani che avevo fissato per mesi e di divorarmi con quella lingua che sapeva di metallo. Quando il mio cervello riprese a funzionare, stava iniziando a tirarsi indietro, ma ormai la diga si era rotta e non c’era più modo di arginare il fiume in piena. In preda al desiderio, gli circondai il collo con le braccia, trattenendolo dove si trovava. Sapeva di whisky e dolci tentazioni. Mi strinsi a lui, piena di lussuria e sentii il suo ginocchio scivolarmi sotto la gonna. Lo shock del contrasto tra il freddo del bilanciere e il caldo della lingua che strofinava contro la mia mi fece boccheggiare, facilitandogli l’accesso ovunque cercasse di introdursi. Ero in punta di piedi, adesso, e tutte le sue parti migliori premevano con insistenza contro le mie parti più bramose. Non riuscivo a ricordare che un semplice bacio potesse essere così travolgente.
Non volevo lasciarlo andare.'
Quello che avete letto sopra è uno dei passi più passionali. Davvero emozionante, non credete? A me ha colpito molto questa scena ed ho voluto condividerla con voi, sia con chi ha già letto, come me, questo romanzo per ricordare con gioia questo stralcio niente male e sia con chi non l'ha letto ancora perchè si accorga che questo romanzo è davvero una chicca. 
Lettori romance, cosa ne pensate di queste due paginette? Oltre noi l'infinito fa o no a caso vostro? 
Curiosa dei vostri pareri vi aspetto nei commenti.
Baci, 
Rapunzel.

2 commenti:

  1. Stralcio davvero intrigante ^_^ Non è il mio genere, ma una sbirciata gliela darei :)

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