Buon pomeriggio lettori, ecco la prima recensione della settimana: "Principe azzurro per un giorno" di Kasie West. Questo libro fa parte di uno degli arretrati della mia TBR, finalmente un libro in meno nella mia lunga lista.
PRINCIPE AZZURRO PER UN GIORNO (THE FILL-IN BOYFRIEND) | KASIE WEST |
STANDALONE | 192 PP. | MONDADORI | SETTEMBRE 2015
La sera del ballo di fine anno, quando sta per entrare con il suo ragazzo e presentarlo finalmente ai suoi amici, Mia litiga con Bradley, che se ne va e la lascia sola nel parcheggio. La serata, però, è troppo importante per lei: è candidata a essere eletta reginetta della scuola, ma soprattutto deve dimostrare a tutti che Bradley esiste veramente. La sua amica Jules, infatti, la accusa di essere una bugiarda e di aver mentito sulla sua storia. Così Mia chiede a un ragazzo fermo in auto nel parcheggio di farle da cavaliere per la serata, fingendosi Bradley. L'esito di quella scelta avrà risvolti imprevedibili per Mia, che dovrà districarsi tra bugie e finti appuntamenti in un viaggio alla scoperta dell'amore e di se stessa.
Una storia dolce e passionale, che fa sognare e svela dove trovare l'amore: proprio qui davanti a te, se guardi gli altri con occhi diversi e ti fai conoscere per davvero.
«Ora balliamo» disse il mio cavaliere.
E mentre mi portava verso la pista, mi resi conto di non sapere come si chiamava.
RECENSIONE
A distanza di quasi un anno ho recuperato questo Young Adult. Sono felice di aver ripreso un arretrato, questo soprattutto mi ha colpito non poco, tuttavia ho impiegato più tempo del previsto per terminarlo a causa del periodo in cui l'ho letto.
Appena è giunto Settembre ho rallentato il ritmo di lettura sia a causa dei miei impegni quotidiani sia a causa della sessione autunnale. Sono in fase di pieno studio per sostenere un esame i primi giorni di Ottobre e solo dopo di esso avrò vita facile, fintanto che non ricominci la session invernale.
La particolarità di questo romanzo è quella di coinvolgere il lettore fin dalle prime pagine. Capita raramente che un libro ti sappia tenere lieta compagnia fin da subito, spesso e volentieri succede che il lettore non venga travolto nell'immediato ma solo dopo tre o quattro capitoli, talvolta, succede che il lettore non venga rapito per nulla, il racconto appare noioso e non accattivante. Credo che la bravura della scrittrice sia nell'aver fatto in modo che i lettori diventassero subito parte attiva nel racconto, immedesimandosi nei protagonisti, e nel fatto che abbia scritto di un mondo molto reale e vicino a noi, giovani lettori.
Mia ha diciassette anni, le piace andare a scuola, è presidentessa di un comitato studentesco, molto popolare tra gli studenti della sua scuola, ha belle compagnie, ottime se non fosse per Jules, un'arpia che fa di tutto per rovinare il rapporto d'amicizia tra Mia e le sue migliori amiche. E' proprio a casa di Jules che Mia finisce in un pasticcio, bello grosso direi. Poco prima di varcare la soglia della sua scuola per il ballo di fine anno, Bradley, il suo per così dire "ragazzo", la pianta in asso. Questa è davvero una tragedia per Mia, in quanto Bradley avrebbe dimostrato a tutti che Mia non mente e che quando dice di avere un ragazzo non dice una bugia, quel ragazzo esiste, o meglio, esisteva.
Stupido, str***o Bradley, come osa voltare le spalle alla dolce Mia? Tuttavia, Mia non è una molla che facilmente, in questo caso Mia pensa e rimugina su come rimediare a questo inconveniente ed ecco che arriva una macchina, lì nel parcheggio della sua scuola, dalla quale scende una bella coppia per raggiungere la festa mentre al volante c'è un ragazzo con felpa e un libro, sicuramente non andrà al ballo, non può conciato in quel modo, ed è allora che a Mia si accende una lampadina.