Buongiorno lettori, è giunto il momento di parlarvi di Mosquitoland di David Arnold, edito da Rizzoli.
RECENSIONE
Anche Mosquitoland è stato tra la lunga pila di libri che avrei voluto leggere ad Agosto. Non sono riuscita a leggerlo prima, ma appena in tempo per concludere la stagione estiva.
Ho sempre adorato i libri nei quali si racconta di viaggi on the road, basti pensare a Noi ai confini del mondo di Morgan Matson e Il confine di un attimo di J. A. Redmerski, due dei numerosi romanzi del genere che ho amato follemente. Questi mi suggeriscono libertà, vacanza e avventura, perché non si sa mai cosa aspettarsi da certi luoghi e viaggiare con accanto la giusta persona è stupendo. Ogni viaggio lascia qualcosa di prezioso al viaggiatore. Insomma, i viaggi, talvolta, sono rivelatori. Il periodo migliore per leggere questo genere è certamente quello estivo.
Mosquitoland posso definirlo una road novel alquanto originale e molto differente dai libri appena citati, non solo per la storia e il personaggio principale, Mim, ma anche per la prosa, la quale è spesso interrotta da lettere che la protagonista indirizza ad Isabel. Sono proprio queste ultime che arricchiscono non poco il romanzo e se, all’inizio non sono riuscita ad apprezzarle perché interrompevano il racconto, ci sono riuscita poi, dopo aver capito che sono il modo più veloce per avvicinarci a Mim.
Mim è una ragazza che sta affrontando il divorzio dei suoi genitori e il suo trasferimento da suo padre e la sua matrigna. Un cambiamento così radicale la porterà ad allontanarsi da suo padre e a viaggiare con uno zaino in spalla per raggiungere Mosquitoland. La sua avventura è costellata da ostacoli, da imprevisti, alcuni dei quali assolutamente tragici, e dovrà contare su se stessa e sulle lettere indirizzate ad Isabel per riprendere il suo viaggio.
Ammetto che è una storia, in fondo, non così irreale, perché qualunque ragazzo può metabolizzare la separazione dei propri genitori diversamente, così come un trasferimento altrove, in una nuova casa e con una matrigna. Dunque, ho trovato la storia di fondo abbastanza reale, ma ciò che caratterizza il romanzo è l’originalità di come è scritto e di come ci viene presentata la protagonista, Mim.
Ho apprezzato Mim, il suo coraggio nel viaggio intrapreso, per sfuggire ai suoi tormenti, e per come affronta le situazioni, anche le più difficoltose. Tuttavia, lo stile di scrittura non l’ho apprezzato appieno. Sicuramente, è stato per me difficoltoso approcciarmi al romanzo e lo stile non mi é stato d’aiuto, ma piano piano tutto si fa più curioso e interessante e seguire Min nelle sue avventure è un grande piacere.
Complessivamente ho ben valutato Mosquitoland per esser stato un buon romanzo on the road, con una protagonista coraggiosa e determinata. Dunque, se amate il genere letterario e siete pronti ad immergervi in un libro dalla prosa originale, non convenzionale, allora leggete il libro. Altrimenti, se siete lettori che amate lo stile tradizionale e credete di non riuscire ad apprezzare uno stile come quello usato da David Arnold, potreste non godere di questo libro, ma valutarlo negativamente. Per questo, lo consiglio solo a chi è pronto a leggere un romanzo differente dal solito.
MOSQUITOLAND DI DAVID ARNOLD
All’indomani dell’inaspettato sfasciarsi della sua famiglia, Mim viene trascinata via dalla cittadina in cui è nata e costretta a trasferirsi dal padre e dalla sua nuova, freschissima moglie, lontano mille chilometri. Prima ancora però che la polvere abbia il tempo di posarsi, Mim scopre che la madre, rimasta a Cleveland, è ricoverata in ospedale, e riempito in fretta uno zaino, scappa di casa e salta su un autobus per correre in soccorso dell’unica persona che abbia mai capito – e adorato – i suoi tanti bordi affilati.È l’inizio di una strana, imprevista odissea, che porterà Mim a sedersi accanto a compagni di viaggio diversi, alcuni luminosi, altri molto, molto oscuri. E attraverso di loro, come in uno specchio Mim ripercorrerà gli ultimi anni, le malinconie che li hanno accompagnati, e i demoni segreti di cui è rimasta imprigionata. Per finalmente affrontare la verità che ha sempre avuto sotto gli occhi, e non ha mai voluto vedere.
Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del libro? L’avete letto? Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti.
Un bacio,
Rosalba 💓
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