Buongiorno lettori, oggi voglio proporvi, in attesa della sua recensione, l'intervista che ha rilasciato Chiara Giacobelli, scrittrice di "Un disastro chiamato amore". Con questo botta e risposta non solo conosciamo la scrittrice ma ci avviciniamo al romanzo con un approccio diverso dalla solita recensione. Io vi consiglio questo libro, una lettura molto piacevole, in compagnia di una protagonista un po' pazzerella, che porta risa ed allegria.
Ringrazio Chiara per la sua disponibilità!
Ringrazio Chiara per la sua disponibilità!
1. Raccontaci qualcosa di te come le tre cose che preferisci in assoluto, il tuo colore ed animale preferito, i tuoi scrittori preferiti e i tre libri che ogni lettore dovrebbe leggere prima di morire.
Le tre cose che preferisco in assoluto: addormentarmi stretta tra le braccia dell'uomo che amo, scrivere, sentirmi libera.
Colore preferito: l'arcobaleno, perché è completezza nell'unicità, nonché da sempre simbolo di speranza e di sogni fantasiosi.
Animale preferito: gatto.
Scrittori preferiti: tanti, tantissimi. Restando sul numero tre (e facendo torto a molti di loro): Emily Bronte, Gustave Flaubert, Melania Mazzucco.
Tre libri: "On the road" di Kerouac per imparare la libertà, "La dama delle camelie" di Dumas per imparare la passionalità e "Romeo & Juliet" di Shakespeare per imparare che la vita è tutta una questione di tempistiche.
2.Cosa ami di più del tuo mestiere di scrittrice?
La possibilità di calarmi ogni volta in un personaggio diverso, scoprendo professioni differenti dalla mia, altri modi di pensare o concepire il mondo, aprendo la mente. Melania Mazzucco fa dire al Tintoretto ne "La lunga attesa dell'angelo": tutti sognano di essere molte persone in un'unica vita, ma solamente un artista riesce a farlo davvero.
Oltre a ciò, adoro la sensazione che si prova quando si viene colti dall'ispirazione artistica: è un qualcosa di speciale ed estremamente intenso che non baratterei con niente altro al mondo. Mi permette di entrare in contatto con la me stessa più intima e profonda in maniera totalizzante.
Le tre cose che preferisco in assoluto: addormentarmi stretta tra le braccia dell'uomo che amo, scrivere, sentirmi libera.
Colore preferito: l'arcobaleno, perché è completezza nell'unicità, nonché da sempre simbolo di speranza e di sogni fantasiosi.
Animale preferito: gatto.
Scrittori preferiti: tanti, tantissimi. Restando sul numero tre (e facendo torto a molti di loro): Emily Bronte, Gustave Flaubert, Melania Mazzucco.
Tre libri: "On the road" di Kerouac per imparare la libertà, "La dama delle camelie" di Dumas per imparare la passionalità e "Romeo & Juliet" di Shakespeare per imparare che la vita è tutta una questione di tempistiche.
2.Cosa ami di più del tuo mestiere di scrittrice?
La possibilità di calarmi ogni volta in un personaggio diverso, scoprendo professioni differenti dalla mia, altri modi di pensare o concepire il mondo, aprendo la mente. Melania Mazzucco fa dire al Tintoretto ne "La lunga attesa dell'angelo": tutti sognano di essere molte persone in un'unica vita, ma solamente un artista riesce a farlo davvero.
Oltre a ciò, adoro la sensazione che si prova quando si viene colti dall'ispirazione artistica: è un qualcosa di speciale ed estremamente intenso che non baratterei con niente altro al mondo. Mi permette di entrare in contatto con la me stessa più intima e profonda in maniera totalizzante.