Cari lettori, la recensione di quest'oggi è una tessera del domino letteraio di Marzo, realizzato dal Passione Blog Team. Il libro che ho scelto è 'Infinito +1' di Amy Harmon ('Infinity + One'), edito da Newton Compton il 15 febbraio, scelto dopo 'Capelli biondi, occhi azzurri' di Karin Slaughter, tessera di Serena, Libri che porto con me.
Titolo: Infinito +1 | Titolo originale: Infinity + One | Scrittrice: Amy Harmon | Libro auto-conclusivo | Pagine: 352 | Genere: Young Adult | Data di pubblicazione: 15/02/2016 |Casa editrice: Newton Compton
RECENSIONE
Bonnie Rae Shelby è una superstar. È ricca, bellissima e famosa. E
desidera morire. Finn Clyde è un signor nessuno. È brillante e cinico.
Ma è completamente a pezzi. E tutto ciò che vuole è la possibilità di
vivere ancora. Finn ha un passato con cui confrontarsi, Bonnie un futuro
che non vuole affrontare. Un ragazzo, una ragazza, una strana serie di
circostanze impreviste e una scelta: voltarsi dall’altra parte e
ignorare ogni cosa o tendere la mano e rischiare tutto. Così, mentre il
ticchettio di un orologio scandisce il tempo della scelta, inizia la
loro avventura, un viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Infinito + 1 è
un romanzo romantico e struggente sulle infinite possibilità
dell’amore, l’ultimo della ormai consacrata e amatissima autrice Amy
Harmon.
RECENSIONE
Cari lettori, aspettavo di leggere questo romanzo da tempo. Ormai questa scrittrice è una garanzia. I suoi libri sono come droga per me, più leggo i suoi capolavori e più non ne ho abbastanza. Sono insaziabile. Questo volume infatti mi ha resa schiava della lettura. Avete mai avuto la sensazione di non riuscire a smettere di leggere? Diventare avidi, desiderosi di scoprire cosa succede di seguito, come assuefatti? Io so bene cosa si prova.
Pagina dopo pagina, ho portato a termine il libro, con mio grande rammarico. Avrei voluto che il libro non terminasse mai, perchè in Bonnie e Clyde ho trovato due amici librosi straordinari.
Non pensate a Bonnie e Clyde come una banale coppia, no, loro sono amore. Si incontrano in circostanze non piacevoli, certo, ma il loro incontro è scritto nelle stelle. E' destino che si trovino e che non si abbandonino mai perché l'uno per l'altro è salvezza, è felicità, è amore, è tutto quello che cercavano, che hanno sempre desiderato, ma mai pensato di volere.
Bonnie è ormai esausta di nascondersi dietro una maschera, di far sì che tutto vada secondo i calcoli della nonna, che la sua carriera proceda a gonfie vele, senza mostrare agli altri quanto il suo cuore stia soffrendo per la perdita di una persona cara. Vorrebbe solo che tutto quello che la circonda sparisse, e che tutto il dolore che prova si dissolvesse in un attimo, ma tutto questo non succede se resta ferma, inerte, come ha fatto fin'ora. Bonnie sa che deve farla finita. Magari lanciarsi da un ponte e morire è l'unica soluzione. Magari solo dopo esser morta starà meglio, libera da quel peso che le opprime il cuore. Magari chiedere gli occhi, non aprirli più, smettere di respirare è l'unico modo per sentirsi liberi e in pace. Ma in cuor suo, Bonnie sa che questa non è la via giusta, anche l'attimo prima in cui tenta di abbandonare questo mondo è indecisa: vuole davvero morire?
Finn non ha idea di chi sia, ma non vuole assistere alla morte di un'altra vita umana, così, pieno di coraggio, ha intenzione di fermare l'atto estremo di un animo disperato. Non sa ancora che dietro quella felpa si nasconde una ragazza graziosa, che aprirà il suo cuore, irrigidito, e gli infonderà amore.
Finn conosce solo i numeri. La matematica è l'unica certezza che ha, è il suo posto sicuro, quello in cui rifugiarsi quando si ha paura e quando si soffre, perchè i numeri sono solo numeri, sono tutto e niente, ma ci sono. La vita non è stata felice con lui, ha sofferto, ma non ha perso fiducia nei numeri, il suo animo non è cambiato, non si è incattivito, anzi Finn è generoso e affettuoso con Bonnie. Se Finn è pacato, razionale, si lascia guidare dal calcolo delle probabilità, Bonnie è l'esatto contrario, non sa cosa significhi essere razionale, è impulsiva, inistintiva, lunatica, e questo fa impazzire letteralmente Finn. Sono l'uno l'opposto dell'altro, ma si completano alla perfezione. Insieme sono infinito, la perfezione.
Pagina dopo pagina, ho portato a termine il libro, con mio grande rammarico. Avrei voluto che il libro non terminasse mai, perchè in Bonnie e Clyde ho trovato due amici librosi straordinari.
Non pensate a Bonnie e Clyde come una banale coppia, no, loro sono amore. Si incontrano in circostanze non piacevoli, certo, ma il loro incontro è scritto nelle stelle. E' destino che si trovino e che non si abbandonino mai perché l'uno per l'altro è salvezza, è felicità, è amore, è tutto quello che cercavano, che hanno sempre desiderato, ma mai pensato di volere.
Bonnie è ormai esausta di nascondersi dietro una maschera, di far sì che tutto vada secondo i calcoli della nonna, che la sua carriera proceda a gonfie vele, senza mostrare agli altri quanto il suo cuore stia soffrendo per la perdita di una persona cara. Vorrebbe solo che tutto quello che la circonda sparisse, e che tutto il dolore che prova si dissolvesse in un attimo, ma tutto questo non succede se resta ferma, inerte, come ha fatto fin'ora. Bonnie sa che deve farla finita. Magari lanciarsi da un ponte e morire è l'unica soluzione. Magari solo dopo esser morta starà meglio, libera da quel peso che le opprime il cuore. Magari chiedere gli occhi, non aprirli più, smettere di respirare è l'unico modo per sentirsi liberi e in pace. Ma in cuor suo, Bonnie sa che questa non è la via giusta, anche l'attimo prima in cui tenta di abbandonare questo mondo è indecisa: vuole davvero morire?
Finn non ha idea di chi sia, ma non vuole assistere alla morte di un'altra vita umana, così, pieno di coraggio, ha intenzione di fermare l'atto estremo di un animo disperato. Non sa ancora che dietro quella felpa si nasconde una ragazza graziosa, che aprirà il suo cuore, irrigidito, e gli infonderà amore.
Finn conosce solo i numeri. La matematica è l'unica certezza che ha, è il suo posto sicuro, quello in cui rifugiarsi quando si ha paura e quando si soffre, perchè i numeri sono solo numeri, sono tutto e niente, ma ci sono. La vita non è stata felice con lui, ha sofferto, ma non ha perso fiducia nei numeri, il suo animo non è cambiato, non si è incattivito, anzi Finn è generoso e affettuoso con Bonnie. Se Finn è pacato, razionale, si lascia guidare dal calcolo delle probabilità, Bonnie è l'esatto contrario, non sa cosa significhi essere razionale, è impulsiva, inistintiva, lunatica, e questo fa impazzire letteralmente Finn. Sono l'uno l'opposto dell'altro, ma si completano alla perfezione. Insieme sono infinito, la perfezione.