lunedì 10 aprile 2017

La mia routine quotidiana quando sono "sotto esame". Ecco come affronto il quarto anno di giurisprudenza

Salve lettori, oggi vi svelo i miei segreti per affrontare la vita da studentessa, alle prese con esami e lezioni. Semplicemente mi limiterò a indicarvi le mie abitudini che ho sviluppato in quattro anni di giurisprudenza e ritengo funzionino. 
Con questo metodo non ho aumentato la quantità, bensì la qualità del mio studio. Ricordo che è stato molto difficile abbandonare i ritmi scolastici ed abbracciare quelli universitari. Nel corso del tempo ho dovuto sviluppare un metodo di studio che, non solo mi facesse superare il periodo del "sotto esame" ma anche affrontare l'esame in assoluta tranquillità, sapendo di avere un'ottima preparazione, e conseguire bei risultati.
La mia routine, che mi accingo a mostrarvi, mi ha aiutato molto ad allentare lo stress e l'ansia, ma soprattutto mi ha consentito di distribuire lo studio, come è bene che sia, e non concentrarlo tutto, no stop, nelle ultime settimane. 
Senza questo metodo non sarei mai giunta al quarto anno di giurisprudenza in tempi regolari, senza alcuna bocciatura e nessun voto rifiutato. Non serve essere molto bravi, ma serve impegno, dedizione e un pizzico di passione.
 
1- Studio durante le ore mattutine. Solo qualche anno fa ho sperimentato che la mattina è sicuramente il momento della giornata più fruttuosa, quella in cui studio più celermente, perché apprendo più velocemente i concetti e li espongo, di conseguenza, più rapidamente. 
2- Non apro libro se prima non ho fatto una buona e lunga colazione. È vero, ognuno ha i suoi tempi. Io devo necessariamente godermi il pasto preferito della giornata: la colazione, che è davvero l'opposto di una colazione salutare (ma di questo è ignaro il mio trainer)! Tuttavia necessito di zuccheri in abbondanza per poter iniziare una mattina di studio intenso. Molto spesso la mia colazione dura dai 10 ai 20 minuti, in quanto non manco di visitare i miei social e di gustarmi pacificamente i biscotti in tavola.
3- È difficile che riesca a studiare prima delle 8:00 o delle 9:00. Non riesco a svegliarmi presto per studiare. Il mio cervello non sarebbe ancora pronto ad immagazzinare informazioni, ma vorrebbe ancora riposarsi, perciò sarebbe solo tempo sprecato, da dedicare al riposo. Non sottovalutate il riposo notturno. Senza di esso, non riuscirei a lavorare il giorno successivo. Inoltre, cerco sempre di non puntare la sveglia (tanto sono certa di svegliarmi non dopo le 8:30) perché una giornata che inizia senza il suono della sveglia, che vi desti bruscamente dal sonno, è sicuramente una  giornata che inizia molto bene.
4- Prima di sedermi dietro la mia scrivania, tempero le matite (sì, ne ho più di una), porto con me fazzoletti e una bottiglia d'acqua, così da avere tutto l'occorrente a portata di mano. Questo è un ottimo metodo per non spostarmi dalla mia postazione, se non per le necessità, e non perdere la concentrazione. Bere è importante, perciò l'acqua accanto, mentre studiammo, è fondamentale. D'altronde è anche il momento giusto per volgere lo sguardo altrove, lontano dal testo. 
5- Uso il cellulare non prima delle 11:00! Questo mi serve per spezzare la mattinata e per riprendere, dopo uno sguardo ai miei social, con più grinta ed entusiasmo lo studio. Talvolta la mia pausa dura 10 minuti o anche 20. Non è tempo sprecato, è il tempo giusto per riprendere la carica. Sarebbe peggio se continuassi a studiare ma avessi la testa altrove, ci impiegherei più tempo solo per capire un concetto che invece, dopo il mio break, imparo più velocemente. Fare pause è very good!
6- Non tocco libro dopo pranzo. Il davano e la lettura sono sacri. Questo è il meritato riposo dopo aver passato tutta la mattinata riversa sui libri e dopo aver fatto razzia del ben di dio che c'era in tavola.
7-Studio poco o non studio affatto il pomeriggio. Dopo tutta la mattinata, è davvero arduo riprendere la concentrazione opportuna il pomeriggio. Così, approfitto per dedicarmi ad altro, come per esempio, andare in palestra e godere della compagnia dei miei amici. Al mio ritorno, non manco di dare una lettura a quanto studiato oggi o da studiare domani.
8- Dopo una doccia calda, è d'obbligo il pigiamone e un bel libro. Sempre che le mie palpebre decidano di  collaborare altrimenti addio libro e benvenuto Morfeo. 

Questa è la mia routine che si sussegue nei giorni in cui sono a casa a studiare per gli esami. Tuttavia non sempre le mie giornate corrispondono a questa routine, infatti i primi quattro giorni della settimana mi vedono impegnata con le lezioni fino alle 17:00, se tutto va bene! Quando sono impegnata con le lezioni invece, punto la sveglia, mi preparo, esco di casa sempre venti minuti prima di salire sul mio treno e una volta giunta in classe, con le mie colleghe seguiamo imperterrite il professore. Al mio ritorno, non studio mai, piuttosto rileggo gli appunti presi in classe o leggo il manuale. Tuttavia se c'è qualcosa, alla quale non riesco a rinunciare è doccia calda + pigiamone+ libro. Anche pochissime pagine, ma devo leggerle per assicurarmi un sonno sereno.

Bene lettori, questo è tutto per oggi. Spero vi piaccia il mio post routine.
Un bacione,

2 commenti:

  1. Sarò una futura studentessa universitaria e questi tuoi consigli sono molto utili!
    Anche io riesco a studiare meglio al mattino e a volte mi capita di ripassare prima di cena. Questi credo siano i miei momenti migliori per apprendere i concetti. Le pause sono assolutamente necessarie, altrimenti la concentrazione vola via e il nostro cervello va in pappa. Meglio distrarsi per qualche minuto e poi riprendere.
    Anche per me la sera è il momento relax (eccetto quando studiavo per la maturità) e non tocco libro, a meno che non si tratti del romanzo che sto leggendo!

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    Risposte
    1. Ciao Silvia, sono contenta che hai trovato molto utili questi consigli. Ti auguro una carriera universitaria di grande successo.
      Un bacione, R 💕

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