Buongiorno lettori, oggi riprendo in mano tutte le mi letture e vi parlo di una delle ultime che ho portato a termine, dal titolo Sotto lo stesso tetto (🇬🇧Roomies) di Christina Lauren, edito da Leggereditore.
RECENSIONE
Sono tornate le Christina Lauren, un duo che, solitamente, arriva in Italia con la Leggereditore. Quest’anno, le due scrittrici ci propongono un romance, dal titolo “Sotto lo stesso tetto”. Io sono una lettrice accanita delle Christina Lauren, infatti, non mi perdo alcuna loro pubblicazione, e, pertanto, non ho resistito a “Sotto lo stesso tetto”. Il titolo lasciava presagire che si sarebbe trattato di un sano romance, che regala puro relax, ed infatti lo è, davvero. Peccato, però, che non sia all'altezza dei precedenti romanzi delle scrittrici, che mi hanno tolto il fiato.
Sarò ripetitiva, ma dopo aver assaggiato il vino migliore della tua vita, tendi a paragonare tutti gli altri calici a quel vino, non è vero? In tal caso, sbaglierò a confrontare "Sotto lo stesso tetto" con "Beautiful Bastard" ma è spontaneo farlo per me.
Uno dei motivi che mi spinge al paragone è che "Beautiful Bastard" è di una bellezza unica, difficile è, pertanto, trave un libro che ne sia all’altezza. Sarei una donna felice se trovassi un libro bello quanto Beautiful Bastard, perché, diciamolo, è sicuramente il libro più sensuale, erotico, passionale, divertente e simpatico che abbia mai letto. Uno di quelli che ti fa venire voglia di esser parte della storia, di vivere quella passione che brucia tra i protagonisti, di immergersi in una pura ma splendida follia, perché, in alcuni momenti, è necessario un pizzico di follia, che dia brio alla nostra vita.
Ebbene, “Sotto lo stesso tetto” non è all’altezza di “Beautiful Bastard”, ma non si può dire che non sia un buon libro. Le Christina Lauren non si smentiscono, infatti anche da questo romanzo emerge la loro bravura nel strutturare una storia che tiene il lettore incollato alle pagine perché il punto forte sono i protagonisti, piuttosto che la storia in sè per sè.
Quello che amo di più delle Christina Lauren e che ritrovo in ogni loro libro, come se fosse un segno identificativo delle scrittrici che li hanno creati, sono i protagonisti, principali o secondari che siano. Holland e Calvin sembrano due essere umani, infatti si fatica a credere che la loro sia una storia di fantasia, perché ai due capitano cose che, purtroppo, possono capitare a chiunque (magari, con modalità diverse) e si comportano come semplici ed imperfetti esseri umani. Forse, le due scrittrici, si immedesimano nei loro personaggi e questo fa la differenza perché per un lettore è importante ritrovarsi in un personaggio di carta.
Imbranata e imbarazzata, Holland rappresenta tutte noi che, nella nostra quotidianità, siamo imbranate e collezioniamo momenti imbarazzanti, a dimostrazione del fatto che non esistono persone perfette.
Tuttavia, ho apprezzato anche il voler mettere in mostra la difficoltà di Holland a porsi al centro dell'attenzione e ad avere i riflettori puntati contro. Holland si sente come una protagonista secondaria della sua vita. Questo non dobbiamo permetterlo a niente e, tanto meno, a nessuno. Dobbiamo essere noi i protagonisti della nostra storia, prendendo decisioni, anche se non sempre corrette, inciampando sui nostri errori, rischiando una delusione o un fallimento. Non dobbiamo permettere a nessuno di vivere la nostra vita, al nostro posto.
Tra le altre cose, ho apprezzato anche il voler trattare di un tema così attuale, del quale se ne discute molto spesso, in un romance, che, dunque, rispecchi la nostra realtà. Calvin non è un cittadino americano e si trova nel Paese illegalmente, dato che il suo visto è scaduto anni prima. E' stato interessate leggere della burocrazia di un Paese che non permette matrimoni di convenienza, come quello che si legge nel libro.
Non solo l'ambito burocratico, ma curioso è stato anche scoprire come riescono a vivere sotto lo stesso tetto due sconosciuti, che si sposano per motivi diversi dall'amore di due sposi.
Sicuramente, vivere sotto il tetto della stessa casa non sarà facile, ma, chissà, se lo stretto contatto quotidiano non li costringerà ad innamorarsi. Leggete il romanzo per scoprirlo.
Imbranata e imbarazzata, Holland rappresenta tutte noi che, nella nostra quotidianità, siamo imbranate e collezioniamo momenti imbarazzanti, a dimostrazione del fatto che non esistono persone perfette.
Tuttavia, ho apprezzato anche il voler mettere in mostra la difficoltà di Holland a porsi al centro dell'attenzione e ad avere i riflettori puntati contro. Holland si sente come una protagonista secondaria della sua vita. Questo non dobbiamo permetterlo a niente e, tanto meno, a nessuno. Dobbiamo essere noi i protagonisti della nostra storia, prendendo decisioni, anche se non sempre corrette, inciampando sui nostri errori, rischiando una delusione o un fallimento. Non dobbiamo permettere a nessuno di vivere la nostra vita, al nostro posto.
Tra le altre cose, ho apprezzato anche il voler trattare di un tema così attuale, del quale se ne discute molto spesso, in un romance, che, dunque, rispecchi la nostra realtà. Calvin non è un cittadino americano e si trova nel Paese illegalmente, dato che il suo visto è scaduto anni prima. E' stato interessate leggere della burocrazia di un Paese che non permette matrimoni di convenienza, come quello che si legge nel libro.
Non solo l'ambito burocratico, ma curioso è stato anche scoprire come riescono a vivere sotto lo stesso tetto due sconosciuti, che si sposano per motivi diversi dall'amore di due sposi.
Sicuramente, vivere sotto il tetto della stessa casa non sarà facile, ma, chissà, se lo stretto contatto quotidiano non li costringerà ad innamorarsi. Leggete il romanzo per scoprirlo.
SOTTO LO STESSO TETTO DI CHRISTINA LAUREN
Per mesi Holland Bakker ha inventato scuse per scendere nella stazione metro vicino casa, attirata dalla musica di un affascinante artista di strada. Le manca però il coraggio di parlare con quel ragazzo, finché una notte, aggredita da uno squilibrato, viene soccorsa dal misterioso musicista: è irlandese e si chiama Calvin McLoughlin. Per ringraziarlo, Holland gli procura un'audizione con un famoso direttore musicale di Broadway. La performance di Calvin è un successo ma lui fa perdere le proprie tracce per una ragione che diventa presto chiara: è nel Paese illegalmente, il suo visto è scaduto da anni. Holland gli propone quindi di mettere in scena una relazione inesistente per aggirare le rigide leggi sull'immigrazione. Convivere sotto lo stesso tetto, però, non si rivela facile come credevano: le cose sfuggono di mano a entrambi, e Holland e Calvin devono prendere atto di aver smesso di fingere già da un po'...
Bene lettori, cosa pensate del romanzo? L'avete letto? Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti.
Un abbraccio,
Rosalba ♥
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