Oggi vi porto la recensione de La ragazza degli orsi (The girl who speaks bear) di Sophie Anderson, edito da Rizzoli a novembre 2020.
RECENSIONE
Non leggevo un libro come La ragazza degli orsi da troppo tempo. Sapete, in questi mesi mi sono trovata ad affrontare un cambiamento davvero importante nell'ambito delle mie letture. È quel tipo di cambiamento che mi ha indotta ad uscire sempre di più dalla mia comfort zone, dunque, a mettere da parte i generi letterari che mi hanno fatto compagnia in questi anni e a dar spazio a qualcosa di nuovo, come i romanzi classici.
Tuttavia, leggere La ragazza degli orsi è stato per me un po’ come tornare a casa. Mi spiego meglio, leggere le pagine scritte da Sophie Anderson mi ha suggerito una sensazione di appartenenza, come se in quelle pagine avessi trovato qualcosa o qualcuno di già noto e conosciuto, assolutamente piacevole.
Dunque, devo ammettere che nel periodo in cui ho letto La ragazza degli orsi sono stata felice di farlo, perché tornare dalle storie che un tempo amavo tantissimo mi ha difatti regalato una buona lettura. D’altronde non avrei potuto immaginare cosa diversa quando a scrivere è Sophie Anderson.
Ho scoperto questa autrice qualche tempo fa. In occasione della fiera bolognese per ragazzi mi sono imbattuta in La casa che mi porta via, il quale, non c’è bisogno che ve lo ribadisca, mi ha conquistato a dir poco. Anche in questa occasione Sophie Anderson dimostra di avere un innato senso di originalità e quella capacità di raccontare storie che non catturano solo la curiosità dei più piccoli.
In questo romanzo si racconta di Yanka, la bambina che tutti nel villaggio chiamano “orsa”, un po’ perché venne trovata in mezzo agli orsi e anche perché, diversamente dalla popolazione del villaggio Yanka è diversa. È più alta, più corposa, più forte e, dopo un incidente, Yanka comprende che non può più zittire le voci che la spingono nella foresta a cercare la via di casa e che è giunto il momento per mettersi in cammino per la verità.
Durante il suo viaggio, Yanka s’imbatterà in tanti ostacoli e mi piace pensare che in questo percorso Yanka non si mette solo alla ricerca delle sue origini ma anche alla ricerca del suo posto nel mondo. Quello che insegna questo libro è il semplice fatto di lottare per la propria felicità, anche se questo vuol dire cambiare la nostra vita. Ma Yanka dimostra che essere coraggiosi e lottare per se stessi è meglio di vivere chiusi nella propria bolla impauriti.
Pensandoci bene, la storia di Yanka non è solamente una storia per ragazzi, ma un inno al coraggio, alla vita e alla felicità. Se gli darete una possibilità vi affezionerete alla protagonista, con lei affronterete mille avventure coraggiose e soprattutto amerete i racconti che le accompagnano e che rendono il libro sicuramente più accattivante.
Vi auguro una dolce lettura, perché non potrà essere altrimenti in compagnia de La ragazza degli orsi.
LA RAGAZZA DEGLI ORSI DI SOPHIE ADNERSON
La mia mamma adottiva, Mamochka, dice che avevo all'incirca due anni quando mi trovò fuori dalla grotta dell'orsa. Dice che me ne stavo in piedi nuda nella neve, ma con le guance rosa e calde e il più grande dei sorrisi. Capì all'istante che eravamo destinate a stare insieme. Yanka si interroga da sempre sulle proprie origini: è sicura che il mistero che avvolge la sua nascita abbia a che fare con l'irrequietezza che le agita il cuore. Per quanto ami il villaggio in cui è cresciuta con la madre adottiva, infatti, Yanka sente di appartenere a un altro mondo. La natura sembra parlarle; la foresta che circonda la sua casa le sussurra richiami sempre più insistenti. È lì, lei lo sente, che si nascondono le risposte che cerca. È lì, tra fiumi gelati e vulcani infuocati, che vive il ricordo di una storia scintillante come il più limpido cielo notturno. La sua storia: quella di Yanka l'orsa. Età di lettura da 9 anni.
Bene lettori, cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti,
Baci,
Rosalba
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