Buongiorno lettori, questa settimana o la prossima per molti inizia la scuola o l’Università, dunque, ho pensato bene di scrivere un post su come riprendere a studiare dopo le vacanze estive. Brevemente, vi darò alcuni suggerimenti su come affrontare i primi giorni di scuola senza alcune timore di non riuscire a stare al passo con gli assegni e i compiti per casa.
1. La prima cosa da fare è quella di non farsi prendere dal panico. È normale che, dopo aver trascorso settimane o mesi in vacanza, non abbiamo lo stesso ritmo o la stessa velocità nell’apprendere concetti e, dunque, siamo più lenti a studiare. La migliore strategia da adottare non è quella di disperarsi perché si è lenti ad immagazzinare concetti, bensì quella di organizzare il proprio studio.
2.Se non avete ancora comprato un’agenda o un diario scolastico, allora fatelo. Un’alternativa è il Bullet Journal, che, se leggete QUESTO POST, è uno dei modi di organizzazione, che ritengo essere più efficiente per me stessa. In tal modo abbiamo una visione settimanale o mensile del nostro studio. Ci basterà diluirlo in modo graduale nei giorni a nostra disposizione perché pian piano si possa acquisire quella rapidità di apprendimento. Dunque, se abbiamo 50 pagine da studiare per una interrogazione, allora non dobbiamo pretendere di studiarne subito 20 o 30. Ma, se abbiamo quell’interrogazione tra cinque giorni, è bene distruibuire le pagine da studiare in modo graduale nei giorni disponibili. Ad esempio, il primo giorno ne studieremo 10, il secondo giorno 15, il terzo giorno 20 e nel quarto studieremo le restanti cinque pagine e faremo una ripetizione globale e complessiva delle 50 pagine. Il quinto giorno saremo pronti per sostenere l’interrogazione.
3. Premettendo che, ognuno di noi ha un proprio metodo di studio, prendete con le pinze quanto segue. Uno dei consigli che mi sento di dare a chi studia materie prettamente umanistiche è quello di non perdere troppo tempo nel riassumere i concetti. Talvolta si finisce con l’essere troppo succinti e superficiali e si perde tempo in questa attività da amanuense. soprattutto se si riportano nel riassunto pedissequamente le parole del libro. Questo non ci aiuterà a metabolizzare i concetti, diversamente dal rileggete il paragrafo una, due o tre volte, finchénon l’avremo compreso e non saremo in grado di esprimerlo con parole nostre.
4. Comprare ed utilizzare gli evidenziatori, le penne colorate e i post it è sicuramente una tattica non di poco conto, che serve a immagazzinare nel nostro cervello più facilmente i concetti. In realtà, noi essere umani siamo dotati di una memoria c.d. visiva e, dunque, riusciamo ad associare un colore ad un concerto. Pertanto, consiglio di avere a disposizione evidenziatori o colori o penne di vario tipo e colore, in modo tale che concetti similari e collegati tra loro abbiano lo stesso o un colore molto simile. Ad esempio si può utilizzare il rosso e il fucsia. In questo modo, due concetti saranno associati nel nostro cervello.
5. In questo ultimo punto non posso che consigliare qualcosa che potrà sembrarvi banale ma che in realtà faticherete a seguire. Scommetto che soprattutto durante queste vacanze avete fatto un altissimo uso del cellulare ed avete trascorso un sacco di tempo sui canali social. L’ho fatto anch’io, lo ammetto. Pertanto, un must to do è quello di separarsi dal cellulare per, almeno, una o due ore (per i più coraggiosi e meno dipendenti). In tal caso avremo dedicato solo un’ora ma 60 minuti pieni di studio. Non ci crederete, ma uno studio intenso e concentrato per un paio o più ore, ridurrà il tempo che trascorreremo studiando. Questo posso affermarlo a fronte del fatto che negli ultimi anni ho sostenuto forse gli esami i più difficili della mia facoltà dedicando, per la loro preparazione, per lo più quattro o cinque ore del mattino. Il pomeriggio, non sempre, lo impiegavo per ripassare qualcosa.
Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate di questo post? Vi è stato di aiuto?
Fatemelo sapere nei commenti.
Un abbraccio,
Rosalba
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