venerdì 21 settembre 2018

La collezionista di meraviglie di Valentina Cebeni | 2° tappa del blogtour: Estratti e Playlist

Buongiorno lettori, il blog ospita oggi la seconda tappa del blogtour dedicato a La collezionista di meraviglie di Valentina Cebeni, edito da Garzanti il 20 settembre. Ci occuperemo degli estratti e della playlist. Non temete, ho scelto per voi estratti che non contengono spoiler.

ESTRATTI  

Era stato grazie a lui che aveva conosciuto la magia, era stato l’amore che lui riversava su qualsiasi cosa varcasse la soglia del suo laboratorio, persino la più insignificante, a insegnargliela; Levante amava senza distinzioni ogni oggetto che gli veniva affidato o che scovava, perché in ciascuno di essi lui vedeva la bellezza, un ricordo che lo rendeva speciale, un’emozione.
«I sentimenti, angelo mio, sono quanto di più prezioso abbiamo, e spesso li affidiamo a degli oggetti; che si tratti di una lettera, di una poesia o di un fiore appassito, poco importa: non è il valore economico dell’oggetto a renderlo prezioso, quanto i sentimenti che esso rappresenta, che custodisce. È così che l’oggetto stesso smette di essere tale e diventa una particella d’amore, di magia. Il mio compito è raccogliere tutto questo amore e ridistribuirlo», le aveva spiegato un giorno, cullandola sulle ginocchia. Un giorno speciale, per lei, perché fu proprio allora che iniziò a sentire la luce, l’energia delle tante storie che fluttuavano nel negozio, fra gli oggetti dimenticati che riprendevano vita fra le sue manine.
Allora come quella notte, in piedi davanti alla porta del suo passato, sotto le urla del cielo.
Tese la mano a sfiorare il legno ruvido della porta, e in quel preciso istante, mentre i polpastrelli ne accarezzavano le asperità, tutto le divenne chiaro; era quella la sua vita, il sentiero da seguire. Lei era nata per parlare con gli oggetti, per curarli come aveva fatto con la borsa che portava a tra colla, un cuscino a fiori scovato in un mercatino che aveva trasformato in un elegante bauletto dal gusto antico. Il suo dono risiedeva nella capacità di percepire le storie degli oggetti dimenticati, rifiutati, lei che, spezzata dentro, era in cerca di una seconda occasione.
«Esattamente come loro», sussurrò accarezzando la cassetta delle lettere, mentre dalle grondaie piovevano fiumi di acqua fangosa e foglie ridotte in poltiglia. Il temporale non accennava a scemare.
Aveva paura, una paura folle di non essere all’altezza; mettersi in gioco contemplava la possibilità di mancare l’obiettivo, e tuttavia l’istinto le ripeteva che tutto in quella bottega poteva diventare possibile, se solo si fosse impegnata.
Tutto, persino rimettere in sesto la sua vita restituendo a oggetti apparentemente inservibili la loro storia, una propria dignità; aveva sempre sognato di creare una sorta di ospedale degli oggetti dimenticati sin da quando era bambina, ma non aveva avuto il coraggio di seguire il suo sogno sino in fondo, fermandosi al primo ostacolo. Quella notte, però, gli oggetti raccolti dal nonno le parlavano e le chiedevano una seconda possibilità, una nuova vita.
... ...
Si guardarono a lungo, e per la prima volta si videro co-me mai si erano visti: due anime che cercavano una risposta alla brutalità di una realtà incapace di godere della bellezza di un mandorlo in fiore, di un bacio disperato sboc-ciato in una notte d’autunno.
Annegarono in un bacio che aveva il sapore del perdono, dolce nelle vene come un sorso d’acqua sulle labbra di un assetato.
Dafne gli prese il viso tra le mani, scostandosi da lui per guardarlo ancora, per dimostrare a sé stessa che era vero, tutto quanto, prima che le labbra si incontrassero di nuovo.
Il sapore umido e caldo di Milan, la sua barba che le graffiava  la  pelle  mentre  le  mani  la  stringevano,  affondando nella carne chiara e circondandole le spalle che si facevano piccole per sentirle di più, affinché tra loro non ci fosse che la distanza di un bacio. Era tutto dentro le loro labbra ge-mellate in un contatto, dentro lei e Milan.

PLAYLIST

Nat King Cole - Unforgettable 
Platters - Smoke Gets In Your Eyes
Marlene Dietrich - La Vie en Rose
Frank Sinatra- I've got you under my skin
Edith Piaf - Non, Je ne regrette rien
Etta James - At Last
Ben e King - Stand by me
Frank Sinatra - My Way
Elvis Presley - Can't Help Falling In Love
Norah Jones - Sunrise

*occorre precisare che i primi cinque artisti sono specificamente menzionati dall’autrice nel libro*

Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate degli estratti? Vi invitano alla lettura? Vi piace la playlist?
Fatemi sapere le vostre opinioni nei commenti. 
Nel frattempo, vi lascio il calendario del blogtour, con tutte le tappe che lo compongono. Mi raccomando, seguite il blogtour, perché è ricco di contenuti interessanti e poi il romanzo merita tantissimo di esser letto.


Un bacio,
Rosalba 💓 

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