martedì 6 novembre 2018

Figli di sangue e di ossa di Tomi Adeyemi | Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di Figli di sangue e di ossa ( 🇬🇧Children of blood and bone) Di Tomi Adeyemi, edito da Rizzoli il due ottobre.

RECENSIONE 

Prima di iniziare questa avvenuta nella terra di Orïsha, avevo sentito parlare più che bene del romanzo. Sulla piattaforma Instagram, non c’era un lettore oltreoceano che non ne volesse parlare e, con grande entusiasmo e felicità, all’indomani della pubblicazione italiano del romanzo, ho custodito il libro con gelosia sul mio comodino.

Purtroppo ha dovuto far polvere fino a qualche settimana fa. Ho alternato dei momenti di lettura e altri di  messa in pausa  del romanzo per lasciare spazio a pubblicazioni riguardo le quali ero coinvolta in eventi, ma finalmente, il momento fatidico in cui ho terminato questo romanzo è arrivato ed ora ve ne parlo con assoluta sincerità, cercando di non fare alcun spoiler. 

Quello che mi preme dirvi, prima di iniziare sproloqui su quanto mi sia piaciuto il romanzo, è che la scrittrice ha voluto, con un libro intriso di magia e fantasia, raccontare di un mondo che non ha nulla di fantastico.  Con i soprusi che i maji hanno dovuto tollerare in questo romanzo dalle guardie reali, la scrittrice ha voluto denunciare il potere fuori dai confini concessi dalla legge, che molti uomini in divisa esercitano nei confronti della loro gente. Donne allontanate dai figli, famiglie distrutte, morte dapppertutto e per niente. Questo mondo che raffigura, nelle note dell’autrice, è chiaro che non abbia nulla di inventato, e, cielo mio,  hanno stretto in una morsa il mio cuore. 

Dunque, le note dell’autrice le posso definire le ciliegine sulla torta che mi hanno fatto amare ancor più questo libro.
Vedete, quando un libro è fatto per noi lo capiamo fin dall’inizio. Non c’è  stata pagina che io non abbia divorato con ardore. Infatti, seppure il libro è molto voluminoso, non è uno di quei libri che si fa fatica a leggerlo. È pieno di azione, colpi di scena, crudeltà, magia ma anche amore. Inaspettatamente, in una storia come questa, la scrittrice ha lasciato uno spiraglio a storie d’amore che io, romantica come sono, non potevo che apprezzare. Secondo me, anche se superflue, perché, in fin dei conti, il romanzo sarebbe stato ugualmente bello, hanno arricchito e perfezionato il libro. Pertanto questo, assieme al fatto che la scrittrice ha spiegato certe cose nelle sue note, prima dei ringraziamenti, mi ha indotto a valutare con altissimi voti il romanzo.

In effetti, ero scettica e non sapevo decidermi. Da un lato non volevo concedere le cinque stelle ad un primo libro perché con esso ho imparato a conoscere i personaggi ma non li ho affrontati come avrei voluto, nonché come se fossero miei amici e come credo accadrà con il secondo volume.  Ma , d’altronde , le votazioni sono dettate dallo stato d’animo che abbiamo nel momento in cui chiudiamo il romanzo e io sono stata convinta fermamente di valutare il libro con il massimo dei voti.

Sarò tremendamente felice di avere tra le mani il secondo volume, che spero non si faccia attendere tanto, perché con un finale come quello che ho appena finito di leggere mi aspetto grandi cose. La vera battaglia inizia appena ora. Bel modo per interrompere una saga , davvero Tomi.

Con questo libro non credo che l’autrice si possa definire la nuova Rowling, perché i due mondi tratteggiati della autrici sono così differenti che hanno in comune un solo punto:la magia. Elemento che non basta per considerare la Adeyemi come la nuova Rowling, tuttavia questo non significa che Figli di sangue e di ossa non possa riscuotere successo come Harry Potter, avrebbe tutte le carte in regola perché accada. Dunque, lettori, leggete il romanzo se ancora non lo avete fatto e ammirate la bellezza di quelle pagine che vi portano in un mondo mitologico, sospeso tra le divinità e l’umanità. Dove la magia è stata stroncata con crudeltà e dolore, riuscirà ad emergere in una Orïsha che ha perso la speranza?

FIGLI DI SANGUE E DI OSSA #1 DI TOMI ADEYEMI



 Un tempo i maji, dalla pelle d’ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l’eredità degli antenati. Al suo fianco c’è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell’acqua. Un’esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.







Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Non ancora? Fatemi sapere nei commenti. Sono super curiosa.

Baci,
Rosalba 

2 commenti:

  1. Lo leggerò sicuramente anche se ho sentito una grande pecca di questo libro,purtroppo se queste voci sono vere allora non dovrebbe piacermi così tanto ma rischiamo lo stesso dai ahah

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    1. Ciao Ale, non so di che perla tu stia parlando, perchè per me non ce ne sono. ;)Secondo me , merita tantissimo la lettura, non c'è pecca che possa tenerti lontano dal libro.

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