Buongiorno lettori, apriamo la settimana con la recensione di un libro davvero molto chiacchierato, dal titolo Nvernight. Mai dimenticare (eng. Nevernight), il primo volume della trilogia dedicatagli, di Jay Kristoff, edito da Mondadori a settembre.
RECENSIONE
Ci credete che su questo romanzo ho letto e sentito solo pareri molto, ma molto positivi? Dunque, mi sono convinta a dargli un’opportunità e, dopo qualche settimana, sono qui a parlarvene.
Può darsi che la mia recensione sia un po’ obsoleta perché in essa non troverete un parere entusiasmante e super positivo. Insomma, questo primo volume non mi ha convinta come avrei voluto e come avrei pensato, stante i numerosi commenti nel web.
Dunque, mi sono domandata cosa ci sia stato a farmi sentire insoddisfatta ed ecco a voi, in modo estremamente riassuntivo, i motivi:
-lo stile di scrittura di Jay Jristoff non è assolutamente facile da leggere ad un primo approccio, infatti ho necessitato di un bel po’ di paginette per riuscire ad apprezzarlo di più. Purtroppo non sono abituata ad uno stile così crudo e violento. Nonostante abbia collezionato diversi fantasy, non mi sono mai imbattuta in uno stile così lontano da quello a cui sono abituata. Pertanto, questo è uno dei motivi stato per cui con Nevernight non c’è stato alcun colpo di fulmine , ma ho faticato non poco per entrare nella storia.
Credetemi, la penna dell’autore è un dato fondamentale. È in grado di determinare il successo o meno di un libro. Per quanto possa essere originale, ben costruito e con personaggi avvincenti, non potrà mai avere il successo che merita se lo stile di scrittura non è altrettanto gradito dal lettore.
Con questo, non voglio dirvi che Jay Kristoff scriva male, ma solo che il suo stile di scritta è molto particolare, pertanto quando vi approcciate al libro dovete superare questo impasse per poter proseguire la lettura;
Credetemi, la penna dell’autore è un dato fondamentale. È in grado di determinare il successo o meno di un libro. Per quanto possa essere originale, ben costruito e con personaggi avvincenti, non potrà mai avere il successo che merita se lo stile di scrittura non è altrettanto gradito dal lettore.
Con questo, non voglio dirvi che Jay Kristoff scriva male, ma solo che il suo stile di scritta è molto particolare, pertanto quando vi approcciate al libro dovete superare questo impasse per poter proseguire la lettura;
-le note. Ebbene, non mi era mai capito tra le mani un libro che contenesse tutte quelle note. Se per un certo di vista denotano una precisione incredibile da parte dell’autore nella creazione del suo mondo fantastico, dall'altra reputo che le note rallentino tanto il racconto. A mio avviso, hanno rallentato la lettura iniziale e l'hanno resa più pesante, già di difficile approccio. Meno note o più stringate sarebbe stato l’ideale, ma probabilmente l’autore non è di questo avviso;
-inoltre, ci sono cose enigmatiche, che necessitarono di chiarimenti. Per quanto ci siano note e precisazioni, su diversi aspetti, come su Messer Cortese, l’autore non si è ancora sbilanciato. Dunque, in questo primo volume, mancano alcune cose che mi hanno resa molto scettica e, al contempo, molto curiosa.
Ma se queste erano, per così dire, le note negative, consideriamo quelle positive, che mi porteranno a leggere, tra non molto, il secondo libro della trilogia. Bisogna che considerare, in primis, che :
- la storia è davvero ben strutturata, nulla è lasciato al caso, dunque si denota uno studio e una cura dei dettagli non di poco conto;
-Messer Cortese è uno dei motivi per i quali continuerò la serie ed è al contempo colui riguardo il quale vorrei avere maggiori chiarimenti. Così come per Mia, che in questo primo volume mi ha conquistato per certi versi e non per altri. Dunque, nella speranza che Mia viva la sua crescita, voglio conoscerla più approfonditamente mediante la lettura di tutta la trilogia;
-i colpi di scena finali sono stati impensabili, dunque ho bisogno di sapere di più su Mia, sul suo passato, sulle sue origini e sulla sua natura di tenebris. Credo che questo aspetto sia uno dei pochi che più mi incuriosisca sull’intera serie. D’altronde storie di assassini ne abbiamo già sentite, basti pensare alla serie de Il trono di ghiaccio di Sarah J. Maas, ma il mistero che si cela sotto le spoglie di Mia è qualcosa di molto curioso e interessante.
Sono sicura che il tanto decantato successo di Jay Kristoff non sia legato solo a questo primo volume, bensì all’intera serie. Pertanto, in aggiunta al fatto che dobbiate prendere con le pinze questo mio parere, per esprimere un’opinione giusta è necessario che siano letti tutti i tre libri, che compongono la serie.
Dunque, a recensione terminata non riesco ad esprimere con franchezza il mio parere perché questo è solo il volume iniziale di un mondo complicato, ricco di misteri e con grandi colpi di scena. Pertanto, completare la lettura con il secondo volume, quanto meno, è d’obbligo.
A risentirci, quando avrò ultimando Godsgrave.
NEVERNIGHT. MAI DIMENTICARE DI JAY KRISTOFF #1
Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un'arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici - e gli amici - più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all'omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.
Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
Fatemelo sapere nei commenti.
Baci, Rosalba 😘
Ciao Ros! E' decisamente un libro molto chiacchierato, ma a me proprio non convince.. o almeno per adesso no. L'altra settimana stavo quasi per acquistarlo ma qualcosa mi ha frenato ahah Solitamente i libri molto chiacchierati, alla fine, mi deludono
RispondiEliminaVorrei leggerlo, ma tutto l'entusiasmo che ha suscitato, ammetto che un po' mi frena.
RispondiEliminaMagari aspetterò un po' di tempo :)
Ciao, bella recensione! Finalmente ho letto questo libro (qui la mia recensione!), non vedevo l’ora di mettere le mani su questa trilogia e finalmente eccoci qui!
RispondiEliminaSplendido! Un po’ scontato, forse, in alcune sue parti, ma assolutamente affascinante per quanto riguarda l’ambientazione, l’impianto socio-politico, l’aspetto religioso… E poi che protagonista! Mia è l’eroina che penso tutti vorremo essere e senza dubbio uno dei personaggi che ho amato di più in tutta la mia esperienza di lettrice.
Non vedo l’ora di leggere il secondo!
Un abbraccio, Rainy