Buongiorno lettori, oggi voglio parlarvi di Un assassino alle porte (eng. A Reaper a the Gates) di Sabaa Tahir, terzo volume della serie Il dominio del fuoco, edito da Casa Editrice Nord.
RECENSIONE
Mai come per questo romanzo ho sentito la necessità di raccontarvi come è stato per me leggere Un assassino alle porte.
Non vi negherò che questo libro mi ha lasciato, per certi versi, con l'amaro in bocca. Ci sono state un paio di cose per cui mi sono dispiaciuta, altre per cui mi sono commossa e altre ancora per le quali in questo libro ho lasciato una parte del mio cuore.
Anche questa sarà una recensione, per quanto possible, priva di spoiler, perché vi parlerò di quello che ho avvertito io pagina dopo pagina, piuttosto che la storia in sé per sé.
Un assassino alle porte è il terzo volume di una serie che iniziai tempo fa, dal titolo Il dominio de fuoco. Trovate la recensione del libro di apertura QUI e la recensione del secondo volume, dal titolo Una fiamma nella notte, cliccando QUI.
Nonostante fossero trascorsi anni dall'ultima volta in cui avevo letto di Elias, Laia e Helene, ho iniziato Un assassino alle porte ben consapevole di tutto, come se quel tempo effettivamente trascorso non fosse mai passato. Questo tipo di approccio non me l'aspettavo, sinceramente, ma credo che capiti con certi libri e per "certi" intendo "I LIBRI".
Un assassino alle porte mi ha incantato per la complessità della trama, per la destrezza dell'autrice a raccontarci di due mondi differenti e paralleli. Ho apprezzato tanto il suo stile di scrittura e il superlativo lavoro di traduzione, che lascia rapiti e senza parole.
Ma ci sono stati momenti, nei quali ho odiato l'autrice e spero tanto che nel prossimo volume si faccia perdonare e, credetemi, ha tanto da farsi perdonare. In modo particolare per maltrattare il mio cuore. Vedete, io sono particolarmente affezionata ai protagonisti. Lo ero soprattutto per Laia ed Elias, ma con questo volume Helene rientra tra i miei personaggi del cuore, lei con il suo uomo più fidato.
Non vi dirò null’altro della storia, spetta a voi leggerla, amarla e odiarla, come ho fatto io. Pagina dopo pagina però si scopre un'autrice dalla bravura strabiliante. Sabaa Tahir ha dato vita ad un romanzo dai ritmi serrati, con intrighi, misteri, nuovi personaggi e paesaggi, lotte, battaglie, tanto sangue e disperazione per poi regalarci il perdono, la speranza e due lacrimucce nelle ultime cinquanta pagine.
Se volete un buon fantasy, sapete dove cercare.
Non c'è null'altro da aggiungere, se non che dovete leggere questo libro, se vi manca, o iniziare la serie. Se non l'avete ancora fatto, non sapete cosa vi perdete.
UN ASSASSINO ALLE PORTE #3 DI SABAA TAHIR
I venti di guerra sferzano più violenti che mai. Tra i fuochi della rivolta, una nuova minaccia sorge all'orizzonte. Per l'Impero e per l'umanità intera...
«Sto per avvicinarmi, quando l'istinto mi grida di fermarmi. Sento un rumore di stivali alle mie spalle. Mi giro di scatto, spaventata, e un'asse del pavimento scricchiola sotto i miei piedi. Scorgo un lampo d'argento liquido che non lascia dubbi -Maschera!- proprio nell'istante in cui mi tappano la bocca con una mano e mi torcono le braccia dietro la schiena.»
Da anni, l'Impero governa col pugno di ferro, proibendo la scrittura e punendo chiunque non si assoggetti alla sua rigida disciplina. Negli ultimi tempi, però, la morsa di oppressione si è fatta ancora più stringente. Molti pensano sia una reazione volta a soffocare la ribellione nel sangue. In realtà, dietro quel cambiamento si cela la lunga mano del Signore della Notte, un essere tanto antico quanto potente, che sfrutta l'Imperatore per trovare i frammenti della Stella, un manufatto magico che, se riassemblato, consentirebbe ai suoi ginn d'invadere il mondo, seminando il caos. Elias e Laia sono tra i pochi a conoscere la verità e, per sventare quel piano malvagio, sono pronti a tutto, anche a rinunciare al loro amore. La missione, infatti, impone loro di separarsi. Laia deve andare a Marinn, per radunare un esercito che combatta l'Impero al fianco della resistenza, mentre Elias è stato scelto per aiutare la Traghettatrice di Anime, custode dei defunti. Da quando il Signore della Notte fomenta guerre e tumulti, gli spiriti sono inquieti e rischiano di distruggere il confine che separa il regno dei vivi da quello dei morti. A Elias si prospetta quindi una scelta impossibile: accettare il suo destino e non rivedere mai più la donna che ama, o seguire il cuore e lasciare che tutti ne paghino le conseguenze...
Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L'avete letto? Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti.
Baci,
Rosalba
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