RECENSIONE
Con la Rowell è un piacevole appuntamento, al quale non rinuncio per alcun motivo, dopo i suoi successi Elenoir e Park e Fangirl.
Per respirare l’atmosfera natalizia non bastano le decorazioni e le canzoni, ma servono anche i libri a tema, a sfondo natalizio. Ti chiamo sul fisso é il primo libro dell’anno ma non mancherò di recuperarne altri, anche meno recenti.
Ho trovato in questo libro la mia amata Rainbow Rowell, seppure in vesti del tutto nuove. In Ti chiamo sul fisso, la scrittrice non ci racconta del adolescenti ma cambia registro: racconta ma di una coppia sposata che, pur amandosi, non dialoga più,si è persa.
Il rapporto di Georgie e Neal é assai critico, ma diviene sempre più compromesso quando Georgie comunica a suo marito che, per impegni lavorativi, dovranno rimandare le vacanze di Natale in Nebraska.
Neal non è affatto entusiasta di questa notizia, al che decide di partire con le sue due bambine e lasciare sua maglie ai suoi impegni di lavoro, con il suo migliore amico Seth, che a Neal non va a genio.
Georgie e Seth sono due coautori di un copione di una serie tv, che ha ricevuto un’occasione irripetibile anche se ciò vuol dire lavorare anche a Natale. La loro professione ed amicizia nasce ai tempi del liceo. Tutti credevano che sarebbero finiti insieme prima o poi, ma non è mai successo nulla tra loro, anche perché Georgie si innamora di Neal e a Seth non è null’altro che il suo migliore amico e collega.
Dopo la partenza della sua famiglia, Georgie decide di trascorrere i giorni che la separano dal Natale presso sua madre ed é lì che, nel tentavo di contattare suo marito, usa un vecchio telefono fisso, acquistato in un mercatino anni e anni fa, che la porterà indietro nel tempo, nel lontano 1998, a rivivere la sua storia con Neal prima del loro matrimonio.
L’espediente narrativo usato dalla scrittrice, con il quale si abbandona il presente per tuffarsi nel passato, é sottile, quasi impercettibile. Il lettore neanche si accorge del cambio temporale perché avviene con delicatezza, mentre Georgie si perde nei suoi ricordi e grazie all scambio di battute tra i due coniugi al telefono magico, quando ancora erano ragazzi. Non so spiegarvi precisamente quanto abbia apprezzato questo aspetto del romanzo, ma l’ho adorato così tanto che credo sia stato la forza del libro, che mi ha condotto alla fine del romanzo preservandomi lo stesso entusiasmo che mi apparteneva all’inizio.
É inutile dirvi che detesto i cambiamenti temporali bruschi perché il lettore é obbligato a cambiare realtà quando magari non vorrebbe farlo. Questo non è mai successo con Ti chiamo sul fisso, forse perché la Rowell non ha usato il metodo per cui ad ogni anno e realtà temporale viene dedicato un capitolo diverso.
Un’altra chicca del romanzo è la protagonista Georgie, mamma e moglie in carriera, dedita al lavoro e un gusto particolare nel vestire. L’assenza di spiccata femminilità rende Georgie una protagonista che incuriosisce non poco. Ma é soprattutto il suo coraggio nel tentare di rimettere i cocci del suo matrimonio al loro posto che fa di Georgie un modello da seguire per tante donne che si trovano nella stessa sua situazione. Certo, Georgie ha a sua disposizione mezzi fantastici per comprendere se l’ amore possa bastare per far funzionare la loro famiglia (di un telefono magico, al di fuori dei romanzi, non ne ho mai sentito parlare) ma una donna sa se, quando si spezza un rapporto, possa essere ricucito e risanato.
Ho apprezzato molto il modo in cui Georgie mette tutto in discussione ed affronta le sue paure.
Il suo viaggio nel tempo potrà essere fatale o una benedizione per il loro matrimonio?
Non vi resta che scoprirlo leggendo il romanzo.
Leggetelo ora, é il momento migliore.
Sul libro è stato organizzato un Review Party, al quale parteciperanno:
Bene lettori, cosa pensate del romanzo? Lo leggerete? L’avete letto?
Scrivetemi nei commenti.
Vi aspetto
Rosalba 💓
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