Buongiorno lettori, oggi mi tocca parlarvi di un libro in termini non proprio positivi, purtroppo. Si tratta di Dove finisce il cielo di Katy Evans, secondo volume della serie Real, edito da Newton Compton.
RECENSIONE
Lessi la storia del pugile Remigton Tate e della sua fisioterapista Brooke, qualche anno fa. La recensii sul blog in termini piuttosto positivi, distinguendomi dalla maggior parte dei lettori che avevano stroncato il romanzo, ritenendolo piuttosto deludente.
Non nascondo che il tempo sia passato da allora e che io sia cresciuta in tutti i sensi, cosi come anche i miei gusti letterari, perciò, dietro la voglia di continuare la serie, si nascondeva un piccolo, recondito, timore, che il secondo volume della serie Real di Katy Evans non potesse piacermi.
Tuttavia, è raro che mi faccia influenzare in qualche modo, perciò il mio parere è frutto del fatto che ho letto il libro fino a metà delle sue pagine ed ho capito che non c’è stato assolutamente nulla, fino a quel momento, che mi sia piaciuto del romanzo. Anzi, che avevo trovato dei tratti, non solo assurdi, ma anche un po’ noiosi.
Pertanto, per me questo libro non è stato piacevole, piuttosto ha deluso le mie aspettative. O forse, sono io che, essendo cresciuta, non ho amato questo secondo volume così come non avrei amato, probabilmente, il primo, se l’avessi letto ora.
Sinceramente, sono sempre restia a mal valutare un libro, perché di solito qualcosa di positivo c’è sempre, anche quando il libro non mi é piaciuto affatto. Ma in questo caso, non riesco a trovare e a ricordare nulla di positivo in merito al romanzo, eppure ne ho lette di pagine. Magari avrei dovuto leggerlo fino alla fine, ma ,davvero, sono arrivata ad un punto in cui mi sono domandata: cosa sto leggendo, o meglio, perché lo sto leggendo?
Ultimamente ho contraddetto uno dei miei propositi, che non ho ancora condiviso con voi (credo che non lo farò, purtroppo), per il nuovo anno: nonché quello di leggere meno libri ma portarli tutti a termine. Sapete perché avevo deciso di rispettare questo proposito? Perché non sempre un libro è bello fin dall’inizio, ma può capitare che lo diventi nel corso della storia, perciò desistere alle pagine meno allettanti e continuare la lettura è sicuramente uno dei modi migliori per apprezzare meglio o meno un libro e per recensirlo in modo obiettivo.
Tuttavia, non è semplice continuare a leggere un libro che non ti dà nulla, perciò mi domando: fino a quanto sia bene leggere un romanzo? Alla fine, i libri da leggere sono tantissimi, il tempo è sempre poco, perché soffermarsi su una lettura che molto probabilmente non mi piacerà affatto? D’altronde, la lettura è un piacere, dunque, perché continuare a leggere un libro che non mi sta piacendo?
Mi rendo conto che questa non è una recensione obiettiva al cento per cento, in quanto non ho letto complessivamente il libro, ma mi prendo la libertà di modificare il proposito di cui sopra, cambiandolo così: portare a termine i romanzi, anche quelli che non mi stanno piacendo, sempre che continuarli non sia un supplizio, ma ci sia qualcosa che mi porti a sperare che il libro prenda una piega diversa e che, seppure in piccola parte, io possa apprezzarlo.
Bene lettori, le mie elucubrazioni mentali sono terminate. Con il dispiacere di bocciare un romanzo, vi saluto. Tuttavia, voglio fare una piccola precisione. Questa recensione è soggettiva. Incidono, molto spesso, il momento in cui leggiamo il libro e anche la crescita di un lettore, che può trovare bello o brutto un libro ad una certa età o in un determinato momento della propria vita. Dunque, prima di decidere se acquistate o meno questo libro, lasciatevi consigliare ma non lasciatevi condizionare da nessuno.
DOVE FINISCE IL CIELO #2 DI KATY EVANS
Innamorata di Remington Tate, il campione di pugilato dei violenti incontri clandestini, Brooke sa che è necessario combattere per il loro amore. Stargli accanto come fisioterapista, infatti, l’ha resa più forte e più decisa che mai a non voltare le spalle al suo cuore. Remy è determinato a vincere il torneo e reclamare una volta per tutte il titolo a cui aveva dovuto rinunciare per amore di Brooke. Ma dopo un episodio in cui il disturbo bipolare di Remy esplode, il lieto fine non sembra più così scontato. Specialmente perché, quando Brooke scopre di essere incinta, lo stress dei combattimenti clandestini rischia di mettere la sua vita e quella di suo figlio in grave pericolo. Stare lontani significherà mettere il loro amore alla prova ancora una volta.
Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Vi aspetto nei commenti.
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