lunedì 16 settembre 2019

La casa sulla scogliera di Emma Rous | Recensione

Buongiorno gente, oggi inizia una nuova settimana e sul blog, sperando con ritimi più serrati, troverete nuove recensioni. Quella di quest’oggi ve l’ho anticipata ieri sui social e si tratta proprio di La casa sulla scogliera di Emma Rous, edito da Sperling & Kupfer, questa estate. A parlarvene sarà Gracy. 



RECENSIONE

Ho letto La casa sulla scogliera perché, consultando Goodreads.com, viene catalogato come un romanzo Mystery e thriller, tuttavia, non posso definirlo tale, perché per me il vero romanzo thriller è quello che mi lascia senza fiato, sospesa ad un filo. Non nego che Emma Rous abbia creato una rete fitta di misteri, di verità non dette ed è questa la mera ragione per la quale sono stata incollata alla lettura fino alla fine. Sinceramente, però, avevo altre aspettative e, dunque, mi aspettavo di meglio da Emma Rous.

Seraphine e il fratello gemello, Danny, non hanno conosciuto la propria madre, ed è per questo che Seraphine, la nostra narratrice assieme a Laura, vuole scoprire la verità e sapere cosa sia effettivamente accaduto quel giorno in cui sua madre si è tolta la vita, gettandosi dalla scogliera. 

Dunque, quello che ho apprezzato, fin da subito, è il coraggio di Seraphine, che vuole conoscere la verità, nonostante i suoi familiari, al contrario, non ne vogliono più parlare. Tuttavia, ci sono troppi tasselli che non quadrano: come sia stato possibile che sua madre abbia deciso di togliersi la vita in quel modo quando nell’ultima foto scatta  emerge una donna felice? Cosa l’ha spinta a compiere quell’atto? Sarà stato un suicidio o un omicidio?Inoltre, chi è quel  bambino appena nato, che la madre porta tra le sue braccia? Seraphine ha tante domande, tanti punti interrogativi affiorano nella sua mente e, giorno dopo giorno,  Seraphine non trova pace.  

Diversamente da Seraphine, i suoi fratelli sono solo delle comparse per la maggior parte del libro, e Laura, invece, la ragazza alla pari della sua famiglia, è un personaggio che, a libro concluso, mi é ancora enigmatico. Mi sono rassegnata al fatto che non capirò mai una donna come Laura. Ma questi sono alcuni dei personaggi nei confronti dei quali non sono riuscita a provare qualcosa.

Tuttavia, bisogna dare atto al fatto che Emma Rous ha creato una trama ben strutturata, i segreti della famiglia di Seraphine sono tanti e tornano alla luce nei momenti meno felici. Ho apprezzato il fatto che l’autrice abbia saputo destreggiarsi molto bene in una trama così fitta, ma davvero densa di verità celate e segreti ben nascosti. Il pregio del libro è proprio la narrazione usata da Emma Rous. Non avrebbe potuto scegliere un meccanismo migliore per raccontare il presente e il passato mediante l’alternanza dei capitoli: infatti, quelli dedicati a Laura raccontano il passato e quelli dedicati a Seraphine raccontano il presente.

Ho apprezzato il fatto che l’autrice abbia impiegato nel suo romanzo certi elementi tipici del genere thriller, ma avrei anche voluto che li avesse trattati meglio. Una pecca negativa è però il finale. Forse è stata l’ansia delle ultime pagine, ma mi sono domandata perché mai Emma Rous avesse complicato le cose proprio a ridosso della fine. Dunque, la conclusione è stata molto affrettata e confusionaria, tanto da indurmi a riflettere molto su Seraphine, Danny, la loro madre, il loro padre, Laura e il resto, ma vi giuro, per un attimo mi sono sentita completamente persa.  Ammetto che non è stata una sensazione molto gradita, ma al di là di questo, posso dire di essere soddisfatta, solo in parte, dal romanzo.

Consiglio La casa sulla scogliera a chi ha nostalgia delle giornate estive e voglia leggere qualcosa ambientato in quella stagione. Non lasciatevi ingannare dal genere di appartenenza, non è così thriller da togliervi il sonno. 

LA CASA SULLA SCOGLIERA DI EMMA ROUS



Seraphine ha venticinque anni e ha appena perso suo padre, l'unico genitore che le era rimasto. Non ha mai conosciuto sua madre, gettatasi dalle scogliere vicine a Summerbourne, la grande casa di famiglia sulla costa del Norfolk, in Inghilterra, solo poche ore dopo aver messo al mondo lei e suo fratello gemello Danny. Una ferita ancora aperta che ha segnato l'esistenza di Seraphine.

Ora, tornata a Summerbourne in un afoso giorno d'estate per mettere a posto le cose.


Bene lettori per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto ? Lo leggerete? Fateci sapere nei commenti.
Baci, Rosi e Gracy 

1 commento:

  1. Concordo su tutto! L'ho letto volentieri e non vedendol'ora di arrivare alla fine.
    Seraphine resta nel cuore. Ma il finale è davvero confuso.

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