RECENSIONE
Iron flowers, che ho recensito qui, è stato una scoperta. Un libro così incentrato sulla forza delle donne non l’avevo mai letto prima e, dopo aver adorato il primo volume, la mia voglia di imbattermi nel secondo volume era inqualificabile. Per tal ragione ho letto quasi tutto d’un fiato il romanzo, complice il mio spirito, la storia e lo stile di scrittura dell’autrice.
Questo libro mi ha colpito molto, perché ancora una volta ci troviamo dinnanzi ad un buon libro, scritto davvero bene, e dinnanzi a due protagoniste coraggiose e determinate a cambiare il mondo in cui vivono.
Infatti, devo ammettere che in questo romanzo spicca notevolmente la personalità di Nomi, che, invece, non ero riuscita ad apprezzare in toto nel primo volume. Al cospetto di Serina, Nomi non è riuscita ad incantarmi come sua sorella, in Iron Flowers 1. Sicuramente questo non è dovuto semplicemente dal fatto che Serina emerge con prepotenza a fronte del contesto in cui si trova, ma credo fortemente che sia dovuto anche dal fatto che Nomi dovesse ancora crescere e, stando a quanto le accade nelle ultime battute del primo volume, in questo secondo capitolo della storia la troviamo sicuramente più matura.
Questo cambiamento in Nomi mi ha fatto apprezzare molto di più il suo personaggio, accanto a quello di Serina, che resta una delle protagoniste più belle di cui abbia letto negli ultimi tempi. Dunque, che dire, i personaggi principali di questo libro disarmano il lettore per la loro forza d’animo e per il loro coraggio. In modo particolare, ho adorato la forza interiore e la lotta delle donne, che l’una unità all’altra, fanno fronte comune contro le ingiustizie nei loro riguardi, semplicemente perché di sesso femminile.
Anche Iron flowers 2 mi é piaciuto tanto per una serie di motivi, tra questi c’è sicuramente il fatto di essere tornata da una storia che ho saputo ben apprezzare con il suo esordio, così come il fatto di aver rivalutato Nomi e Malachi. Ad esservi sincera, se nel primo volume avevo apprezzato i capitoli dedicati a Serina, in questo secondo volume ho invece apprezzato di più i capitoli dedicati a Nomi e a Malachi, probabilmente perché erano quelli che ero più curiosa di leggere, considerando come si è concluso Iron Flowers 1.
In questi capitoli ho sicuramente apprezzato di più Nomi, ma non vi nego che anche Malachi ha contribuito a rendere più che interessanti quei capitoli. Ero così curiosa di scoprire il vero erede, che ho letto con avidità i loro capitoli.
Dunque, in conclusione posso asserire che Iron Flowers 2 è un buon libro ed è un degno seguito di Iron flowers 1. Perciò, se avete letto il primo volume o se non l’avete fatto ma amate le storie riguardanti il potere e la forza delle donne non potete perdervi questa serie, che a mio dire è davvero ben fatta ed è meritevole di esser letta da un vasto pubblico.
IRON FLOWERS 2. REGINA DI CENERE DI TRACY BANGHART
A volte bisogna ridurre il mondo in cenere per costruirne uno migliore. Se c’è una cosa che Nomi ha imparato durante i mesi trascorsi a corte è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l’uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Disperata, Nomi sa che le rimane un’unica speranza: raggiungere la sorella Serina nella prigione di Monte Rovina. Ma al suo arrivo non trova ad aspettarla le donne vinte e ferite che ha sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne. E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi che Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere l’una al fianco dell’altra. Per liberarsi dell’usurpatore e per ristabilire la giustizia – e l’uguaglianza – in tutto il regno. Perché, a volte, per costruire un mondo migliore bisogna prima ridurre tutto in cenere. L’attesissimo seguito di Iron Flowers: il capitolo conclusivo di una serie straordinariamente attuale che parla di libertà, di sorellanza, di resilienza e, soprattutto di femminismo. «La perfetta risposta young adult al Racconto dell’Ancella.» - Booklist «Tracy Banghart regala una nuova vita alla storia femminista di oppressione e resistenza.» - Publishers Weekly
Al Review Party di quest’oggi hanno partecipato:
Bene lettori, cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
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Bene lettori, cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti.
Baci,
Rosalba
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