martedì 12 marzo 2019

Fish boy Di Chloe Daykin | Recensione

Buongiorno lettori, il post di oggi è dedicato ad un libro speciale, così come lo è il protagonista e il suo amico. Sto parlando di Fish boy di Chloe Daykin, edito da Giunti Editore, il mese scorso.

RECENSIONE 

Non so spiegarvi esattamente il motivo per il quale ero fortemente dubbiosa se leggere questo romanzo. Pensavo che non sarei riuscita ad apprezzarlo, ma, col senno di poi, mi sono resa conto che erano timori  infondati. Non c’era una chiara ragione per la quale non ero del tutto convinta di leggere questo libro. Per fortuna, però, non ho seguito il mio istinto. 

Fortunatamente ho fatto in modo diverso da quello che mi suggeriva di fare l’istinto, perché il libro non è solo bello, ma è bellissimo. Appena l’ho avuto tra le mani, ho ammirato la sua bellezza esteriore. Permettetemi di dire e di essere felice del fatto che l’edizione italiana di Fish boy è molto curata nei minimi dettagli e, complessivamente, è magnifica. Spiccano i colori e soprattutto dei rilievi dorati che, a mio dire, sono la ciliegina sulla torta. 

A completare la bellezza, che si coglie a primo colpo d’occhio, sono le illustrazioni che contiene il libro. Sono in bianco e in nero e sono anch’esse bellissime. 

Il libro però non è solo bello esteticamente, ma anche contenutisticamente. Ho adorato ogni pagina del romanzo, in cui piano piano si fa spazio la personalità, più che altro, di Billy, quel bambino sempre meno persona ma più pesce.
"La gente mi chiama Fish Boy. La mia pelle è increspata come le onde. La mia mente ribolle come un mare in tempesta."
Ama nuotare e immergersi nella natura.  A scuola si sente un pesce fuor d’acqua. Ha le sue abitudini, la sua  routine, ma non ha amici. In realtà, a scuola c’è qualcuno che lo aspetta, ma lo fa solo per rendersi grande e bello agli occhi degli altri, sono i suoi bulli.

Billy non ama andare a scuola perché ogni giorno subisce umiliazioni e tormenti dai suoi carnefici, finché Patrick non gli si avvicina e, piano piano, diventa il suo migliore amico.

Non vi so spiegare cosa mi ha colpito della loro amicizia, ma so dirvi che è qualcosa di speciale. Sia Billy che Patrick hanno un mondo con colori e forme proprie. Hanno un modo di dialogare e di far entrare l’uno nel mondo dell’altro straordinario. Non si conoscono da tanto tempo, ma sembrano di essere invece amici di vecchia data. 

Inoltre, nel libro compaiono altre tematiche non di poco conto, come la malattia della mamma di Billy, che ci viene raccontata così come percepita dagli occhi del dodicenne, il quale ha un modo tutto suo di guardare i problemi, da naturalista qual è.
"Penso sia come i lividi. La gente capisce quando qualcosa ti fa male solo quando quel dolore è visibile, quando lascia il segno. E quando questo succede, in effetti il male è passato, la gente crede a quello che vede. Se lo vedi, ci credi. E se la gente non lo vede, è un tuo problema. Ti lasciano solo."
Tuttavia, le cose che ho adorato del libro non sono solo queste. Lo stile di scrittura della scrittrice è molto scorrevole, tanto da avere il timore di ultimare il libro in un baleno. In effetti avrei potuto farlo, ma quando mi capita tra le mani un cartaceo, dopo tanti libri  in formato digitale, ho le mie abitudini da assecondare che richiedono del tempo e non voglio separarmi dal libro, soprattutto da questa bellissima edizione, tanto presto. 

Oggi però ho dovuto riporre il libro nella mia libreria perché l’ho ultimato da qualche giorno. Tuttavia, non sono più triste di aver concluso il romanzo, perché leggere questo libro mi ha arricchito tanto. 

Fish boy é una lettura da affrontare, senza dubbio, e della bellezza dell’intero romanzo ve ne accorgerete fin da subito.

FISH BOY DI CHLOE DAYKIN 


Per vincere le proprie paure e i problemi che il mondo ci pone a volte bisogna guardarli da un altro punto di vista. Dal fondo dell’oceano, per esempio. Per Billy ha 12 anni, adora l’oceano e la natura, e di fronte alla vita ha un’infinità di domande. Il suo mito è David Attenborough, il naturalista che ha una risposta a ogni domanda. Il padre lavora in un negozio, è premuroso e cerca di compensare le attenzioni mancate della madre, sempre stanca e affetta da affaticamento cronico. Così Billy è attratto dal mondo marino, dove non ci sono compagni che rubano le scarpe o una madre che non gioca con suo figlio… e una notte decide di immergersi sott’acqua e abbandonarsi. Per fortuna Patrick, il suo nuovo e unico amico, con un grosso atto di coraggio lo salva prima che sia troppo tardi… e l’avventura ha inizio!









Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti.

Baci, 
Rosalba 

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