mercoledì 10 aprile 2019

"E' il suono delle onde che resta" di Clizia Fornasier, anche un animo solo e ferito può tornare ad amare | Review Tour

Buongiorno lettori, finalmente è giunto il mio turno di parlarvi di "E' il suono delle onde che resta" di Clizia Fornasier, edito da Harper Collins, al prezzo di euro 14,47.

RECENSIONE

Ci sono libri dei quali m'innamoro alla prima occhiata, fin dalla prima pagina. Tra questi c'è "E' il suono delle onde che resta" di Clizia Fornsier, una delle più toccanti e meravigliose letture degli ultimi tempi.

Ho adorato come la storia nasce, a partire da quella notte di Natale, in cui, in casa di Caterina, compare una bambina mezza morta, e come si sviluppa. L'indomani, la bambina non ricorda il suo nome e non sa chi sono i suoi genitori. Non ha ricordi e non vuole separarsi da Caterina, la donna che in paese credono "una vecchia pazza". 
Trascorre del tempo e pian piano le due imparano a convivere. 

Caterina è un animo solo e ferito, si respira fin dalle prime pagine che il suo passato lo tormenta e che c'è qualcosa che non le dà pace, ma la scrittrice ci riserva la verità solo a libro molto inoltrato. Dunque, il libro fila liscio, la narrazione procede piacevolmente per tutto il libro, fintanto che accade qualcosa, che vi lascio scoprire leggendo. 

Non ci vuole alcun genio per capire che questo libro mi è piaciuto e anche non poco. Ho trovato subito sintonia. Mi sono sentita risucchiata dalle pagine del libro e sono entrata nel mondo di Clizia Fornasier con estrema facilità.

Non accade facilmente che un libro mi conquisti fin dall'inizio, ma con "E' il suono delle onde che resta" mi è capitato. E' stato amore a prima vista, lo ammetto.

Tuttavia, devo anche manifestare un disappunto circa la corrispondenza tra Caterina e Lassi, che, seppure, per certi versi, ha reso più dinamico il libro, per altri lo ha un po' rallentato, senza farci capire sostanzialmente nulla di più su Caterina per una bella parte del libro. 
Dunque, ho visto un po' seccatamente quelle parti, anche se ho ben presto capito l'importanza di Lassi nella storia. 

Per un libro dolce, che racconta di seconde possibilità, leggete "E' il suono delle onde che resta". Lasciatevi trasportare dal suono delle onde, andate da Caterina e scoprite il suo animo triste e solo, che accarezzato dall'affetto di una bambina, torna ad amare. 

E' IL SUONO DELLE ONDE CHE RESTA DI CLIZIA FORNASIER

È la notte di Natale su un'isola remota, circondata dal mare scuro. Caterina è una vecchia signora stravagante, un’artista, che ha scelto per sé un destino di solitudine. Non vuole prendersi cura di niente e di nessuno, nemmeno di un gatto, e per questo vive reclusa nella sua casa arroccata su uno scoglio, lo spazio in cui dà vita alle sue opere d’arte. Mentre il resto del mondo festeggia davanti a una tavola imbandita, Caterina sta per andare a dormire, sola come sempre. I suoi occhi stanno per chiudersi, quando sente un rumore di vetri che si infrangono. In salotto giace una bambina, bagnata e svenuta. L’emozione di quell’improvviso contatto umano è troppo forte, e l'unica cosa che Caterina riesce a fare è stenderle addosso una coperta, sperando che la notte le sia clemente. La mattina dopo la bambina si è svegliata, ma non ricorda nulla della sua vita precedente. Sta disperatamente cercando il papà, ma di lui rammenta solo la voce e una musica lontana. Adele, come Caterina chiama la piccola, travolge l'anziana e reticente artista con tutta la vita e i colori che porta con sé. Inizia così per entrambe un’avventura che le porta fino agli angoli più remoti della terra e che cambierà irrimediabilmente le loro esistenze e i loro cuori.
Clizia Fornasier ci regala un magnifico esordio letterario pieno di magia e con due protagoniste che rimangono scolpite nell’anima. Succede, a volte, che qualcuno irrompa nella tua vita senza che tu te ne accorga né che lo voglia, e che quel qualcuno finisca per riempire un vuoto che avevi deciso di non vedere. Perché l’amore non chiede permesso quando arriva dove non c’era. Ma poi diventa impossibile lasciarlo andare via.

Siamo giunti alla fine del post e al momento del congedo.
Dunque, vi chiedo cosa pensate del libro? Se lo leggerete o se l'avete letto.
Vi aspetto nei commenti.

Baci,
Rosalba

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