lunedì 8 aprile 2019

“Wonder”, il film che insegna ad affrontare e accettare la diversità

Buongiorno lettori, apriamo la settimana con il film, tratto da una storia romanzata di R. J. Palacio, edito da Giunti Editore, "Wonder".


"WONDER", IL FILM CHE INSEGNA AD ACCETTARE LE DIVERSITÀ

Nonostante sia una lettrice accanita, devo ammettere che "Wonder" non è tra i libri  che ho avuto il piacere di leggere, purtroppo. Il film non mi è stato indifferente, anzi. Ho ritenuto che fosse uno dei migliori che ho visto negli ultimi tempi e mi sono trovata a rimpiangere di non aver dato un'occasione al romanzo, prima di vedere la riproduzione cinematografica della storia.

Wonder racconta la storia di un undicenne che fin dalla nascita ha dovuto affrontare ben ventisette operazioni per poter respirare, vedere, sentire e mangiare meglio. Ha subito anche operazioni di chirurgia plastica che gli hanno dato un volto migliore, ma non un volto normale, ed è quello che rende Auggie un bambino diverso. 

Le deformità facciali di Auggie l'hanno portato a nascondersi dietro il suo casco da astronauta, studiare in casa e a non avere amici, fino al primo anno delle medie, in cui la madre lo invita ad iniziare la scuola. Qui, Auggie affronterà con coraggio la sua diversità e la non accettazione di quest'ultima da parte dei suoi compagni. 
Non ti nascondere se sei nato per emergere.
Questo, seppure rende Auggie più triste del solito, non fa mai vacillare il suo coraggio. Ogni giorno va a scuola e s'impegna soprattutto nella materia che preferisce tra tutte: scienze.

Ben presto, però, non tarderanno ad arrivare dimostrazioni di affetto da parte di alcuni compagni e pian piano lo spettatore impara a conoscere Auggie e capisce che l'aspetto è relativo e che non bisogna soffermarsi solo su quello. 
Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile.
Dunque, il film mi è piaciuto non solo per il messaggio che lancia a caratteri cubitali, nonché quello di accettare le diversità ed imparare a guardare le cose da prospettive diverse, a guardare con occhi diversi. Ho apprezzato anche il fatto che trattasse numerose altre tematiche, quella della famiglia, dei rapporti genitori-figli, delle amicizie, del bullismo e della perdita. 
Il cuore è la mappa di dove stai andando, il volto è la mappa di dove sei stato.
Ognuno di questi temi è stato affrontato con delicatezza, a fronte del target degli spettatori a cui si rivolge, ma anche con autenticità, tanto da fare emozione e commuovere lo spettatore.

Ho apprezzato non poco anche il fatto che il film non si sofferma solo su Auggie ma permette allo spettatore di conoscere meglio anche sua sorella Olivia e, per certi versi, anche sua madre. Quest'ultima mi ha colpito per la saggezza, il coraggio e la forza che ha dimostrato di avere anno dopo anno, annullando la sua vita per Auggie. 
La presenza di una famiglia come quella di Auggie è fondamentale perché i bambini crescano sani e felici, ma è ancora più importante averla quando in famiglia c'è qualcuno che non riesce ad accettarsi così com'è. Circondarsi di amore rende meno difficile provare ad amare anche se stessi.
Se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare. 
Non ci sono aspetti negativi, per quanto mi riguarda, in questo film. Mi ha strappato un po' di lacrime ma mi ha anche lanciato un messaggio che mi è arrivato in modo forte e chiaro
Credo che film come questo, purtroppo, ce ne siano pochi, quando ne dovrebbero esserci di più, perchè problematiche, come quelle affrontate, riguardano sempre più famiglie nella vita vera e spesso e volentieri, nella realtà, i genitori e i bambini non sanno come affrontarle. 

Wonder insegna ad affrontare e accettare la diversità. 

Bene lettori, per oggi è tutto, cosa pensate del film? l'avete visto? Lo vedrete?
Vi aspetto nei commenti.

Baci, 
Rosalba

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