Buongiorno lettori, oggi vi parlo di un libro da cinque stelle, forse sono poche, che è entrato di diritto tra i miei preferiti, si tratta di Non pensavo fosse amore (eng. Disgrace) Di Brittainy C. Cherry, edito da Newton Compton.
RECENSIONE
Grazie alla Newton Compton possiamo leggere, ancora una volta, un romanzo di Brittainy C. Cherry, che forse avrete capito essere una delle mie autrici preferite. Non so bene spiegarvi cosa nasce in me quando leggo un suo romanzo, ma so per certo che non mi capita troppo spesso e con chiunque l’empatia che provo verso i suoi protagonisti.
Con Non pensavo fosse amore ho trovato due personaggi stravolti dalla brutalità della vita, ebbene, perché la vita è anche triste e quella di Grace e Jackson lo è eccome. Entrambi sono schiacciati dai loro sentimenti di tristezza e soltanto tra le braccia dell’altro trovano confronto perché entrambi conoscono il dolore. Perciò, quando sono assieme è come se quel dolore stringesse meno il petto, facesse meno male e fosse meno forte. Quando sono insieme quel dolore si dissolve un po’, l’uno assorbe una parte del dolore altrui e così è più facile respirare, è più facile rimanere in piedi o, in ogni caso, rialzarsi, perché la vita è fatta di tanti momenti, tra questi anche quelli in cui si cade e ci si rialza. Per rialzarsi però è necessario avere accanto la persona giusta, che dia una mano.
Questo sono l’uno per l’altra Grace e Jackson.
Questo sono l’uno per l’altra Grace e Jackson.
È proprio il loro legame a fare la differenza. Ho apprezzato il fatto che i due appartenessero a famiglie molto diverse, a tradizioni e credi differenti, ma il destino muove le vite delle persone come il burattinaio muove i fili delle marionette. Infatti, Grace e Jackson si trovano ad amarsi quando dovrebbero odiarsi, a stare sempre vicini, quando dovrebbero stare lontani. Ma è sbagliato lasciarsi andare alle sensazioni? È sbagliato addossarsi gli errori altrui?
Ho letto questo libro consapevole dell’effetto che avrebbe scatenato in me: lacrime e lacrime, ancora lacrime. In molti casi il libro è stato uno schiaffo a ciel sereno, una lama ben affilata che fa piangere il cuore, sempre di più, sempre di più. Tuttavia, questo lato sofferente del libro a me è piaciuto. Il libro mi ha emozionato, tanto e per questo lo stringo a me, come se fosse qualcuno a cui dare affetto perchè lui l'ha dato a me, e diventa uno dei miei preferiti.
Inoltre, Non pensavo fosse amore non è solo un libro triste, ma è un libro che ci racconta di come sia possibile tornare a vivere dopo certi eventi che ci hanno spezzato, come è possibile tornare in piedi dopo essere caduti, anche in fondo, sempre più in fondo. È un libro che racconta di seconde possibilità, di vero amore, di passioni e progetti.
Non pensavo fosse amore si è insinuato nella mia mente e per giorni è rimasto lì, in un angolino. Ammetto di aver pensato alla storia e ai personaggi anche quando mangiavo e studiavo e quando tornavo da quelle pagine sentivo di essere serena, in pace ed esattamente nel posto in cui sarei dovuta essere.
Se potessi darei più di cinque stelle a questo libro, perché è davvero meraviglioso. D'altronde Brittainy C. Cherry non si smentisce mai. È una garanzia e sarò una ragazza felice e fortunata se leggero altro di suo.
Potrei restare qui e parlarvi all'infinito del romanzo, ma preferisco concludere questa recensione dicendovi che non c’è stato aspetto o parte del romanzo che a mio parere sarebbe stato meglio trascurare o non trattare. Io ho apprezzato appieno tutto ed è questa la ragione per quale non lo valuterei meno di cinque stelle, ma se potessi gliene darei di più, almeno altre cinque. Consigliatissimo.
NON PENSAVO FOSSE AMORE DI BRITTAINY C. CHERRY
«Chi non ha mai letto un suo libro deve rimediare subito.»
Autrice del bestseller L’amore arriva sempre al momento sbagliato
Quando mio marito mi ha lasciato, ho desiderato ogni notte che tornasse. Dopo quindici anni insieme, non riuscivo a sopportare l’idea che se ne fosse andato tra le braccia di un’altra. Ero confusa, smarrita, e ho cominciato a dubitare di me stessa. Volevo soltanto riaverlo con me. Ma poi è arrivato Jackson Emery: la distrazione di cui avevo disperatamente bisogno. Un divertimento estivo. Eravamo perfetti, perché entrambi sapevamo che non saremmo durati, insieme. Jackson, con la sua cinica diffidenza verso le relazioni, e io che non osavo più sperare nell’amore. Tutto procedeva secondo i piani, fino alla notte in cui il mio cuore ha sussultato. Non mi sarei mai aspettata che avesse un’anima tanto tormentata. E da quell’istante l’ho visto sotto una luce diversa. Lentamente i miei pensieri hanno cominciato a concentrarsi su Jackson. L’uomo più diverso al mondo da quello che credevo di volere. Desideravo che Jackson fosse mio, anche se sapevo che non era fatto per amare.
Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
Fatemelo sapere nei commenti.
Baci,
Rosalba
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