venerdì 21 giugno 2019

On The come up. Questa è la mia voce di Angie Thomas | Recensione

Salve lettori, oggi lascio spazio a On the come up. Questa è la mia voce di Angie Thomas, edito da Rizzoli, il 4 giugno.


RECENSIONE 

Se ben ricordate non ho letto The hate u give, ma mi sono avvicinata ad Angie Thomas e allo spaccato di realtà che racconta dalla pellicola cinematografica, tratta dall’omonimo romanzo. Ricordo che il film mi era piaciuto particolarmente. Qui potete leggere la mia opinione.

Ho iniziato On the come up. Questa è la mia voce con tanto entusiasmo, che è rimasto pagina dopo pagina perché il libro mi ha conquistata del tutto.
Infatti, Bri, la protagonista del romanzo, ha una personalità che spicca e brilla tra la folla. La sua vita è piena di cose belle, come suo fratello Trey e i suoi due amici del cuore, Sonny e Malik, e il ritorno di sua madre. Tuttavia, la sua vita è piena anche di cose brutte: Lawless, suo padre, è stato assassinato, sua madre si drogava, a scuola è definita “aggressiva” quando invece non lo è affatto, ma solo perché l' atteggiamento non concorde, se tenuto da un nero, è considerato come non pacifico e aggressivo. Inoltre, a complicare le cose è il licenziamento di sua madre, l’assenza di soldi per pagare le bollette, un paio di scarpe nuove e l’affitto.

Bri sa cosa significa vivere nel ghetto in cui abita e un giorno vorrebbe tanto cambiare vita, ma a fronte delle vicissitudini e delle difficoltà della sua famiglia, cerca a tutti i costi di fare quel passo ora, a sedici anni, divenendo una rapper. Le è sempre piaciuto rappare e il Ring è la sua occasione. Seppure Bri sia molto brava in quello che fa, non sarà semplice far sentire la sua voce. 

Ancora una volta, assistiamo ad un romanzo di aperta denuncia di una realtà, che purtroppo esiste ancora. Ci sono tante ragazze che potranno specchiarsi in Bri e che sentiranno la sua vicinanza. In un certo senso, questo libro non credo sia stato creato solo per dar voce a uno spaccato delicato e duro, ma anche per dar vita ad un personaggio che faccia sentire meno soli e che sia di conforto a chi  ha vissuto ciò che la Thomas racconta.

Dunque, ho apprezzato il fatto che Angie Thomas usi i suoi libri per parlare, tramite i suoi personaggi, del ghetto e della condizione ancora precaria, in ordine all'uguaglianza, che vivono i neri, e non solo, in quanto si parla di vessazioni anche nei confronti dei Latinos. 
Credo che questi suoi romanzi non siano solo un modo mediante il quale gli appassionati della lettura possano dilettarsi, bensì un modo per chiarire la situazione, che nonostante il passare del tempo, resta invariata, e far aprire gli occhi a tutti coloro che ancora li tengono chiusi, che non vogliono credere  a quanta crudeltà e ostilità ci sia nei riguardi di un altro essere umano, ma dalla carnagione e cultura differente.

Ammetto che per me questo libro è stato un vero e proprio pugno nello stomaco. Al sol pensiero che quanto narrato magari non resti solo su carta ma si sia realizzato e possa verificarsi ancora mi fa star male, soprattutto perché non posseggo i mezzi per fermare ed impedire che tutto ciò accada di nuovo. Posso solo fare qualcosa nel mio piccolo: come Angie Thomas denuncia e grida a gran voce la verità, io posso consigliarvi la lettura di questo libro e voi, assieme a me, se volete cambiare qualcosa, oltre a crederci davvero dovete diffondere questi libri. Consigliateli e fateli leggere ai vostri amici, parenti, o ai vostri studenti o colleghi. 

Non permettete che quanto Angie Thomas abbia prodotto su carta resti solo tale. Quelle parole, quelle storie e quelle lotte, per cambiare il mondo, devono servire a qualcosa. Anche noi dobbiamo far sentire la nostra voce e dobbiamo urlare al mondo che la differenza non è un difetto ma un pregio e che, seppure siamo diversi, non lo siamo davvero. Facciamo sentire la nostra voce, condividendo i messaggi che lancia la scrittrice con gli altri. L’unione fa la forza.

Per finire, vi dico che questo libro mi é piaciuto molto, è scritto in modo molto scorrevole. Infatti, nonostante abbia una mole considerevole, ho trovato ogni sua parte fondamentale, letta piacevolmente. Non direi che On the come up si possa definire propriamente un libro per l’estate, perché è denso di significato e non è una lettura “facile” e leggera, ma è sicuramente un libro da non perdere.

ON THE COME UP. QUESTA È LA MIA VOCE DI ANGIE THOMAS

“On the come up” di Angie Thomas è una storia di riscatto e di coraggio che narra la storia di Bri, una giovane rapper. Come in “The Hate U Give”, vincitore del Premio Andersen e del premio Mare di libri, il romanzo è ambientato in un quartiere povero della provincia dove le gang di ragazzi si battono a colpi di rap e di pistole. 
Bri ha un sogno: diventare la rapper più forte di tutti i tempi e deve confrontarsi continuamente con la figura di suo padre, leggenda del rap morta prematuramente.
Il sogno di diventare una grande rapper diventa una necessità quando la madre di Brie perde il lavoro e la famiglia rischia di finire per strada.
In “On the come up” il passato è un tormento, ma anche l’origine della quale non ci si può liberare per riuscire ad essere davvero quello che si è, in assoluta libertà, senza nascondersi, senza trasformarsi. Il quartiere, la strada, sono le origini del successo di Bri perché da quel contesto di disagio e frustrazione sono nate le sue canzoni e la sua ribellione interiore. “On the come up” di Angie Thomas si appresta così a diventare un altro grande caso editoriale, pronto a scalare le classifiche internazionali. 

Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
Vi spetto nei commenti.

Baci,
Rosalba 

Nessun commento:

Posta un commento

TI POSSONO INTERESSARE

Se il post ti è piaciuto, lascia un commento. Risponderò presto!