mercoledì 22 maggio 2019

Mi chiamo Elizabeth e sono un’assassina di Cynthia Clark | Recensione

Buongiorno lettori, oggi Gracy vi parla di Mi chiamo Elizabeth e sono un'assassina di Cynthia Clark, edito la settimana scorsa da Newton Compton.

RECENSIONE

Ho iniziato a leggere questo libro in quanto ho voluto intraprendere una storia diversa da quelle a cui sono abituata a leggere. Anche se non conoscevo l’autrice ho voluto dargli un’opportunità a causa della trama, che mi ha incuriosita non poco.

Fin dalle prime pagine il libro è coinvolgente, la storia non tarda ad iniziare e la scrittrice non perde tempo a focalizzarsi sui luoghi e sui protagonisti.

Tuttavia, solo dopo esser giunta a metà del romanzo mi sono resa conto che avevo di fronte un libro diverso da quello che mi aspettavo. Pensavo fosse un libro con aspetti tipici del thriller più accentuati e con un giallo tutto da scoprire, fino all'ultima pagina. Invece, è solo un thriller ma non c’è un giallo, in quanto effettivamente l’autrice svela fin da subito il colpevole. 

Il punto di forza del romanzo è l'alternanza dei capitoli tra presente e passato, perché mi ha consentito di entrare in empatia con la protagonista e capirla appieno. 
Seppure non l’ho appoggiata del tutto nella sua scelta, ho ben capito che, per quanto lucida potesse essere, si trattava pur sempre di una donna che avesse subito un trauma e, in quanto tale, il suo comportamento può essere parzialmente compreso. 

Non manca, però, una nota negativa degna di essere menzionata: verso le ultime battute il libro si arresta di colpo, al contrario, mi aspettavo più dinamicità e movimento, speravo in un colpo di scena e non di certo un finale che è giunto inaspettatamente. Nonostante ciò, questo non ha fatto in modo che potessi cambiare idea sul libro che stessi leggendo. 
Questa pecca non ha influito particolarmente e ho continuato a leggere come se nulla fosse. 

Consiglio questo romanzo a chi desidera leggere un thriller, non poi così “thriller”. Inoltre spero vivamente di leggere presto altro dell’autrice, in quanto il suo stile di scrittura mi è piaciuto non poco e tale scorrevolezza non è cosa che capita spesso. Dunque, una volta che trovi l’autrice giusta, non la lasci facilmente. 


MI CHIAMO ELIZABETH E SONO UN'ASSASSINA DI CYNTHIA CLARK

Mi chiamo Elizabeth e sono un'assassina. Ho sognato spesso di pronunciare queste parole ad alta voce. Sarebbe un sollievo riuscire finalmente a liberarmi del peso che mi tormenta ogni notte. Ogni giorno. Ogni secondo della mia vita. Ma i segreti hanno un modo sottile di controllarti, di plasmarti da dentro e, alla fine, di cambiare per sempre la persona che credevi di essere. Più a lungo tieni un segreto e più distrugge la tua anima. Perché nessuno potrà mai condividere con te quella disperazione. E, anche se lo facesse... potrebbe mai capire? Nessuno ha idea che dietro la mamma amorevole, la moglie affettuosa e il brillante avvocato ci sia una donna con un segreto terribile. Un segreto che potrebbe mettere in pericolo tutto ciò che amo. Ho paura che la vita che ho costruito possa essere distrutta. Sono terrorizzata di affrontare le conseguenze delle mie azioni. No, non posso dirlo a nessuno. Devo rimanere l'unica custode della verità. La mia realtà spaventosa. Nessuno può sapere che sono Elizabeth e sono un'assassina.


Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L'avete letto?Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti.

Un abbraccio,
da Rosalba e Gracy

1 commento:

  1. ho finito il libro questa notte,mi e' piaciuto, lettuta semplice,scorrevole, ti prende dalle prime pagine. Condivido il tuo punto di vista in merito all'alternanza tra presente e passato, tutto per farci entrare appieno nella storia, mi e' mancato pero' un approfondimento di Miles, questo ragazzo conosciuto la notte dello stupro e dopo diventato suo marito. L'autrice, a mio parere, pecca di superficialita' nei confronti di questo personaggio che si rivela un uomo legato ad Elizabeth da un forte sentimento, nonostante i suoi turbamenti, lo scock nello scoprire il segreto del passato della moglie, le sta accanto e la spinge a rivelarlo per salvare la loro unione. In merito alla tua nota negativa condivido il tuo pensiero,l'epilogo mi ha delusa, dopo aver seguito tutte le tappe della storia con trepidazione mi aspettavo un tocco in piu', e ancora una volta Miles viene lasciato in panchina

    RispondiElimina

TI POSSONO INTERESSARE

Se il post ti è piaciuto, lascia un commento. Risponderò presto!