mercoledì 15 maggio 2019

Più forte di ogni addio di Enrico Galiano, una poesia in prosa | Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo del nuovo libro di Enrico Galiano, dal titolo Più forte di ogni addio, edito da Garzanti il 18 Aprile.

RECENSIONE 

Dopo avere letto e sentito solo pareri molto positivi sui romanzi dell’autore, ho deciso finalmente di leggere il nuovissimo libro, appena edito da Garzanti, di Enrico Galiano con il titolo Più forte di ogni addio.

Inevitabilmente, a causa dello stile dell’autore sono stata “risucchiata” nella storia e mi sono affezionata, irrimediabilmente, a Michele e Nina.

Ad esservi sincera, Michele è stato il primo protagonista a far breccia nel mio cuore. Lui che ha perso da cinque anni la vista ma ha reso la sua vita non meno meravigliosa per questo, perché a vedere non sono gli occhi ma il cuore. 

Il coraggio di Michele è strabiliante. Michele ha incanalato il suo dolore e la perdita della vista in qualcosa che lo ha reso speciale, infatti riesce a entrare sotto la pelle di una ragazza orchidea molto problematica, Nina.

Nina ha perso suo padre troppo giovane e con sua madre non ha mai avuto un rapporto idilliaco, così la ragazza orchidea, che è sempre stata e che ha cercato di reprimere con tanta forza, torna a galla con Michele, quel ragazzo che incontra in treno.

Talvolta gli incontri sono fortuiti, altre volte no, ma anche in quest’ultimo caso le persone sono capaci di sorprenderti. Nina non avrebbe mai pensato che Michele potesse diventare così importante per lei, che quei dodici minuti in treno fossero i migliori della sua giornata e che, nonostante ci fossero tanti motivi per i quali Nina non dovrebbe essere sua amica, tanto meno, essere qualcosa di più di un’amica, ce ne fossero altrettanti per averlo accanto ogni giorno. 

Nina e Michele dimostrano che l’amore  può andare contro la ragione ma è amore e non si può controllare e non si può combattere. Perciò tutto questo è quello che ho apprezzato appieno del romanzo. Eppure c’è stato un momento in cui il libro mi ha persa. 

Dopo esser stata rapita completamente per le prime cento pagine, mi sono trovata a combattere contro quella sensazione fastidiosa di volere di più, di aspettare quel qualcosa che non arrivava ancora. Mi sono domandata dov’era il problema se, magari, quel qualcosa sarebbe arrivato più tardi. Ma la verità è che quella svolta che attendevo cento pagine prima l’ho attesa così tanto che ho letto con difficoltà tutti i capitoli precedenti.

Tralasciando tale aspetto, però, devo ammettere che questo romanzo è poesia in prosa. Non ho idea di come Enrico Galiano sia stato in grado di farmi immedesimare in Michele, ma ho avuto un’immagine molto chiara di quello che prova il protagonista. Ringrazio Enrico per aver dedicato questo romanzo ad una persona così buona, così coraggiosa, così determinata e forte. Forse, nella mia vita non ho ancora incontrato un Michele, ma posso solo sperare di diventare io come Michele. E' un esempio da seguire, da cui dovremmo imparare. 

A tutti i Michele di questo mondo, a voi non manca niente, se avete un cuore grande, quello compensa tutto. Voi siete speciali. 

PIÙ FORTE DI OGNI ADDIO DI ENRICO GALIANO

«È che ogni giorno che passa mi rendo conto che praticamente tutti avrebbero bisogno di coraggio. Glielo vedi negli occhi che hanno un progetto che non hanno ancora trovato il coraggio di realizzare, un ragazzo con cui non hanno trovato la forza di provarci o, come me, qualcosa da andare a dire a qualcuno, e che non ci sono mai riusciti.»

È importante dire quello che si prova, sempre. È importante dirlo nel momento giusto. Perché, una volta passato potremmo non trovare più il coraggio di farlo. È quello che scoprono Michele e Nina quando si incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di liceo. Nina sa che le raffiche di vento della vita possono essere troppo forti per una delicata orchidea come lei: deve proteggersi ed è per questo che stringe tra le dita la collanina che le ha regalato suo padre. Per Michele i colori, le parole, i gesti che lo circondano hanno un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso la vista. Quando sale sul treno e sente il profumo di Nina, qualcosa accade dentro di lui: non sa che cosa sia, ma sente che lo sta chiamando.
Ogni giorno, durante il loro breve viaggio insieme, in un susseguirsi infinito di domande e risposte, fanno emergere l’uno nell’altra lo stesso senso di smarrimento. Michele insegna a Nina a non smettere di meravigliarsi ogni giorno. Nina insegna a Michele a non avere rimpianti, che bisogna sempre dare l’abbraccio e il bacio che vogliamo dare, dire le parole che non vediamo l’ora di pronunciare. Ma è proprio Nina, quando un ostacolo rischia di dividerli, a scegliere di non dire nulla. Di fronte al momento perfetto, quello in cui confessare che si sta innamorando, resta ferma. Lo lascia sfuggire. Nina e Michele dovranno lottare per imparare a cogliere l’istante che vola via veloce, come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza dimenticare la magia dell’essere due ragazzi pieni di sogni.

Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del libro? L'avete letto?
Fatemelo sapere nei commenti.

A presto,
Rosalba

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