Buongiorno lettori, oggi passo la paorola a Gracy che vi parla di Il dono di Rachel (eng.The After Wife) Di Cass Hunter, edito da Longanesi, a maggio 2019.
RECENSIONE
Ho letto questo libro perché la trama mi ha incuorista molto e volevo un buon libro a tenermi compagnia, in queste giornate poco soleggiate, qui in Puglia. Nonostante tutto, il mio entusiasmo è evaporato appena iniziata la lettura, in quanto questa ha tradito le mie aspettative. Difatti, a malincuore, non posso promuovere il libro, come avrei voluto fare.
Speravo che Il dono di Rachel fosse un libro appassionante, coinvolgente e ricco di colpi di scena, alternati a suspence, ma in realtà Il dono di Rachel non lo è stato affatto. Anzi, vi dirò d più. Dopo aver chiuso Il dono di Rachel ho preso atto del fatto che il fantascientifico non è il mio genere letterario e me ne starò, certamente, alla larga. Tuttavia, questo non ha impedito la lettura integrale del libro, che ho portato a termine con la speranza che la storia prendesse una piega inaspettata e che mi facesse apprezzare il libro.
Non posso dire che ciò sia accaduto, perché non sono riuscita ad apprezzare il libro. Nonostante tutto, la storia narrata non mi ha lasciato indifferente, ma mi ha toccata sorprendentemente. Questo è il solo motivo per il quale non voglio bocciare pienamente il libro.
Mi sono sentita più vicina al marito di Rachel, Aidan, e alla loro figlia, diversamente da Rachel, che egoisticamente pone al primo posto il suo lavoro e non la sua famiglia, pur amandola a modo suo. Nonostante i tentativi di Rachel di essere sempre presente per suo marito e sua figlia, il suo progetto le ha portato via troppo tempo e questo l’ha resa una madre e una moglie non troppo amorevole.
Proprio il lato egoista di Rachel mi ha indotto a pensare quanto sia importante in una famiglia, oltre che in una coppia, il dialogo. Cercare di parlare e confrontarsi non è mail un male e non farlo porta a renderci delle isole, in cui tutto è rinchiuso saldamente dentro noi stessi. Reputo che, per quanto possa essere molto importante il lavoro per una donna in carriera come Rachel, la vita non è solo fatta di lavoro ma è anche fatta di altre cose importanti, come la famiglia e il divertimento. Una vita come quella di Rachel non avrebbe senso per me o , quantomeno, significherebbe vivere solo per metà.
La ragione per la quale non ho provato nulla, se non un piccolo disprezzo per la protagonista, sta nel fatto che io e lei siamo molto diverse. Penso che la felicità di chi amo venga prima di tutto, perché vedere chi amo felice mi porta felicità. Per me la famiglia è la cosa più importante, non bisogna mai sentirsi soli, ma parte di una famiglia, perché solo così si possono superare momenti difficili, d’altronde l’unione fa la forza.
Il libro lo consiglio? Si e no, a dirvi la verità. Risponderei di sì se volete imbattervi in una storia diversa , inaspettata, ma soprattutto se amate il genere letterario a cui partiene, che è il fantascientifico. No, se non amate il fantascientifico, perché, come me, resterete delusi. Tuttavia, potete provarci se amate le storie sentimentali perché Il dono di Rachel è anche un libro struggente e, per certi versi, emozionante.
IL DONO DI RACHEL DI CASS HUNTER
Rachel Prosper ha tutto ciò che desiderava dalla vita. Un marito che ama tantissimo, ricambiata. Una figlia adolescente che è tutto per lei. E il lavoro perfetto per la sua mente così brillante e geniale. Ma Rachel ha anche un segreto: qualcosa, dentro di lei, può rompersi all'improvviso e segnare la sua fine da un momento all'altro. Forse è per questo che si dedica anima e corpo a un progetto scientifico dalla portata dirompente. Un esperimento tanto segreto quanto costoso in cui riversa, alla lettera, tutta se stessa. La sua mente è il suo cuore, e Rachel pensa sempre a tutto. Forse perché sa che il suo tempo potrebbe scadere da un giorno all'altro... Ora che Rachel non c'è più, Aidan è ormai solo con la figlia adolescente Chloe e con un dolore che ha spezzato entrambi, in modo apparentemente irreparabile. Ma Rachel aveva pensato anche a questo. E ciò che ha lasciato dopo di sé è qualcosa che sembra impossibile e folle, eppure straordinariamente e profondamente umano. Qualcosa... o forse qualcuno. Un'eredità. Anzi, di più: un ultimo regalo. Un dono di nome iRachel.
Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del romanzo? L’avete letto? Lo leggerete?
Vi aspetto nei commenti.
Baci,
Rosalba
Brava come sempre
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