Un libro sulle scelte che cambiano la vita, sulle seconde occasioni e sull'amore. Un libro di scuse e un inno alla propria madre.
Buongiorno lettori, oggi vi parlo di Niente è fuori posto (eng. The Queen of Bloody Everything) di Joanna Nadin, edito da Garzanti, a luglio 2019.
RECENSIONE
Vi siete mai chiesti come sarebbe crescere in una casa e con un genitore non convenzionale? Vi siete mai chiesti come sarebbe crescere senza regole, senza imposizioni e restrizioni? Vi siete mai chiesti come sarebbe indossare i panni di Dido?
Prima di Niente è fuori posto non mi ero mai posta queste domande, essendo vissuta in una famiglia normale, una come tante altre, che ha saputo inculcarmi i valori della famiglia, della solidarietà, del rispetto,dell'amicizia e dell'amore. Dunque, solo leggendo Niente è fuori posto, ho ben compreso quanto sia importante avere una famiglia normale.
Non ho saputo mettermi nei panni di Dido, che guarda dalla finestra la sua adorata Narnia, nonchè la casa dei suoi vicini, tanto ordinaria, semplice e normale. Non vuole niente di più di quello che hanno i suoi amici Harry e Tom.
Inizia così la sua storia. Rivolgendosi a sua madre Edie, Dido ritorna alla sua infanzia per arrivare all'oggi, giorno in cui teme di perderla per sempre. Ripercorrere la sua vita risulta catartico e liberatorio. Diviene, in altre parole, il modo più efficace per vivere la sua seconda occasione e per creare la sua felicità.
Dopo un centinaio di pagine un po' incerte, che mi intrigavano ma non mi coinvolgevano come avrei voluto, mi sono imbattuta in una storia che piano piano mi ha conquistata.
Questo libro è pieno di significato, pieno di riflessioni sulle proprie scelte e sulla propria vita. È una lettera di scuse e di omaggio per la propria madre. È una storia di seconde opportunità. È una storia forte, perché le tematiche tratteggiate sono tante e sono importanti.
Non mi sono sentita pronta per parlare del libro qualche giorno fa e, in realtà, non lo sono ancora ora, perciò mi domando se lo sarò mai. Credo che non riuscirò mai a capire quanto mi abbia segnato questo libro, che ho a tratti odiato e a tratti adorato.
Non ho amato lo stile di scrittura dell'autrice, il fatto di procedere a ritmo lento e di non essere coinvolgente fin da subito, ma ho adorato il modo di trattare certe tematiche, velato e sincero. Particolarmente, mi ha colpito come l'autrice abbia tratteggiato l'essere una ragazza madre, che si allontana dai suoi genitori per allevare da sola una bambina, che cresce desiderando una famiglia e una madre diversa. Scorgo come dev'essere stato per Edie amare tanti uomini che non hanno saputo amarla e amare sua figlia che rimpiange di essere figlia sua.
Intravedo quello che possa aver portato Edie a tentare il suicidio e a vivere una vita sregolata.
La storia di Joanna Nadin è molto particolare. Non è stato amore a prima vista, ma è nato piano piano, appena Dido è cresciuta ed ha mostrato la sua identità. Mi piace molto la donna che è diventata, le scelte difficili che ha intrapreso e come cade e si rialza dai suoi sbagli. Dido insegna a perdonare, ad imparare dagli errori e a concedere seconde possibilità.
Questa storia sarà anche molto particolare, con i suoi se e i suoi ma, ma è la storia di Edie e Dido, che merita di esser letta e di esser vissuta.
NIENTE E' FUORI POSTO DI JOANNA NADIN
Dido ha solo sei anni, ma è molto curiosa. Seduta su un ramo di melo nel suo giardino, scorge la casa accanto e non può fare altro che sbirciare. Ed è lì che vede per la prima volta Tom e Harry, due bambini come lei. Qualcosa che non sa spiegarsi, da quel giorno, la spinge a continuare a spiarli. È allora che Dido scopre la quotidianità della loro famiglia: due genitori che si amano, due fratelli che giocano, un tavolo intorno al quale sedersi insieme per la cena. Sembra che nulla sia fuori posto: è proprio la vita che ha sempre desiderato, ma che non le appartiene. Perché sua madre ha un modo tutto suo di dimostrarle il proprio amore. Per lei non ci sono regole, non ci sono cose giuste o sbagliate da fare. Dido è ancora troppo piccola per capirlo e non ha neppure il conforto di una figura paterna, visto che non ha mai conosciuto suo padre. Così, decide che Tom e Harry saranno i suoi migliori amici e i genitori dei due le figure di riferimento che non ha mai avuto. Qualcosa di molto forte la unisce a loro e, con il passare del tempo, si sente sempre più parte di quel nucleo, allontanandosi progressivamente dalla madre, che fatica a comprenderla. Ma, anno dopo anno, Dido impara che anche il rifugio più sicuro, quando si cresce, diventa fragile e troppo piccolo per offrire la medesima protezione. Impara che anche i legami, in apparenza perfetti, nascondono tradimenti, bugie, verità inascoltate. E che, a volte, l’amore vero è proprio dove non sembra essercene, dove non lo si è mai cercato. Perché è più facile restare affascinati da una realtà sconosciuta che accettare la bellezza di quello che si possiede.
La stampa inglese si è innamorata di Niente è fuori posto e della sua protagonista unica. Una voce potente che non ha paura di scavare in profondità, dove le emozioni sono più vere. Un romanzo venduto in tutta Europa che racconta una delle forme di amore più complesse, quello familiare. A volte, non si riesce a riconoscerlo e lo si cerca per tutta la vita. Perché niente fa sentire al sicuro come sentirsi abbracciati in quel nido, quando il mondo fuori fa paura.
Bene lettori, cosa pensate del libro? Lo leggerete? L'avete letto?
Vi aspetto nei commenti.
Baci,
Rosalba
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